Turchia, l’allenatore lo picchia, un giovane calciatore minimizza: “Poi gli ho baciato la mano”

5 ore fa 1

21 Novembre 2024 15:45

Grave episodio nel calcio giovanile turco: un allenatore ha messo le mani addosso ad un ragazzo nello spogliatoio dopo una partita. L’uomo prima lo ha schiaffeggiato, poi gli ha stretto la gola. Successivamente il calciatore ha minimizzato: “Abbiamo fatto pace e gli ho baciato la mano”.

Immagine

Il calcio turco è scosso da un video che ha avuto ampia diffusione e che mostra brutte scene di violenza da parte di un allenatore di una squadra giovanile, che prima rifila un ceffone ad un calciatore e poi prova addirittura a strangolarlo. Una vicenda tanto più inaccettabile a livello di ragazzi, ma che la vittima ha poi minimizzato, spiegando di aver chiuso la vicenda "baciando la mano" all'uomo dopo essersi chiariti.

L'allenatore schiaffeggia e poi mette le mani alla gola del giovane calciatore

L'allenatore che ha perso la testa e picchiato il calciatore è il tecnico del Talas Denizspor Under 18. È stato filmato negli spogliatoi dal telefonino di un altro giocatore facente parte della stessa squadra, dopo una partita del campionato di categoria nella regione di Kayseri. Era in atto un litigio che è ben presto sfociato nell'efferata aggressione. L'uomo, del quale si conoscono solo le iniziali DN, stava rivolgendo parole evidentemente molto dure al minore, per motivi ignoti. Ad un certo punto la situazione è degenerata, l'allenatore ha prima tirato un paio di buffetti al giovane, che quando ha provato a difendersi è stato colpito da un ceffone ben assestato e poi preso alla gola dal tecnico apparso fuori di sé, mentre urlava: "Ti ammazzo! Non parlare, ti ammazzo, ragazzino!".

Il ragazzo minimizza, per lui l'episodio è chiuso: "Abbiamo fatto pace e gli ho baciato la mano"

Successivamente all'episodio, il calciatore ha registrato un videomessaggio in cui ha dato la sua versione dei fatti, provando a chiudere l'incidente: "Dico la verità. Nella partita contro l'Erkiletspor ho insultato l'arbitro e mi ha dato il cartellino rosso. Alla fine del match, sono andato negli spogliatoi dove ho urlato e insultato la mia stessa squadra. Il nostro allenatore si è arrabbiato con me dicendomi di stare zitto. Io ho voltato le spalle e ho imprecato dicendo cose sulla squadra e sull'allenatore. Quello ha fatto sì che lui si avvicinasse a me e alzasse la mano su di me mentre mi parlava. Gli ho subito schiaffeggiato la mano e ho detto: ‘Che succede, mister'. A quel punto l'allenatore mi ha stretto lievemente la gola. A fine partita abbiamo fatto pace e ho baciato la mano al mio allenatore".

Leggi tutto