Alla fine anche il presidente russo Vladimir Putin ha fatto le sue congratulazioni ufficiali a Donald Trump per aver vinto le elezioni presidenziali 2024 negli Stati Uniti. Putin ha detto di essere “pronto” a un colloquio con Trump, e che le posizioni del leader americano sul conflitto in Ucraina sono “meritevoli di attenzione”.
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Le congratulazioni di Vladimir Putin a Donald Trump sono arrivate alla sessione plenaria del Valdai international discussion club a Sochi, secondo quanto riferito dall'agenzia Tass. "Vorrei cogliere questa opportunità per congratularmi con lui per la sua vittoria alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti", ha affermato il leader russo. Le sue parole sono arrivate dopo oltre un giorno dalla vittoria di Trump.
"Ho già detto che lavoreremo con qualsiasi capo di Stato di cui il popolo americano si fidi", ha poi ribadito Putin, aprendo le porte a un colloquio bilaterale: "Sono pronto". E subito il presidente russo ha toccato il tema più caldo su cui si potrebbero confrontare i due leader: l'invasione dell'Ucraina, il conflitto in corso e le possibili vie per concluderlo. Trump non ha mai fatto mistero del fatto che il suo sostegno per Kiev è decisamente meno forte rispetto a quello dell'amministrazione Biden.
"Ciò che è stato detto sul desiderio di ripristinare le relazioni con la Russia, per aiutare a risolvere la crisi ucraina, mi sembra che meriti attenzione", ha commentato Putin. D'altra parte, il leader russo ha chiarito ancora una volta l'ostilità aperta nei confronti della Nato. Ha definito l'organizzazione "un vero e proprio anacronismo", perché è "l'unico blocco rimasto al mondo", e per di più ha affermato che l'Alleanza atlantica "attraverso le sue azioni, viola i suoi stessi documenti costitutivi".
Ripetendo la versione dei fatti diffusa fin dall'invasione dell'Ucraina, Putin ha affermato che la Nato "ha costretto la Russia a reagire e ha ottenuto ciò che voleva con l'inizio del conflitto in Ucraina". Perché – è il ragionamento – i Paesi occidentali "usano l'Ucraina come mezzo per sbarazzarsi dei russi. Il mondo ha bisogno della Russia, e nessuna decisione, né quella di Washington né quella dei presunti padroni di Bruxelles, può cambiare questa situazione. Ciò vale anche per altre decisioni: anche un nuotatore esperto non può nuotare contro una corrente potente, non importa quali trucchi e persino il doping usi".
E, sulla scorta di questo, è tornato a parlare di un colloquio a due con Trump: "Lo vorrei chiamare ma non lo chiamo", ha affermato. "Perché i leader occidentali mi chiamavano ogni settimana, poi ad un certo punto hanno smesso". Il presidente russo ha ribadito: "Se qualcuno di loro vorrà riprendere i contatti, l'ho sempre detto e lo voglio ripetere: non abbiamo nulla in contrario".
Putin ha anche affermato che nel suo primo mandato Trump "è stato perseguitato" e aveva "paura di fare un passo", mentre "nel suo secondo mandato non so assolutamente come sarà". Poi gli ha fatto i complimenti per come si è comportato nel giorno dell'attentato subito durante la campagna elettorale. Trump è stato "un vero maschio", ha detto il presidente russo: "Il suo comportamento mi ha impressionato, si è rivelato un uomo coraggioso. Una persona stupida e poco interessante non potrebbe ritrovarsi al vertice del potere negli Stati Uniti".