Vaccini influenza, Pregliasco: «Pochi? Fake news durante Covid hanno creato disaffezione»

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Influenza e vaccini. «Il dato riferito alla copertura bassa per la vaccinazione antinfluenzale, ma anche per l'anti-Covid», registrato nell'ultima stagione nei Paesi dell'Ue/Spazio economico europeo, come riporta l'Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie), «è un dato oggettivo e purtroppo non solo recente».

È l'analisi del virologo Fabrizio Pregliasco che commenta all'Adnkronos Salute il quadro tracciato da 2 report dell'Ecdc sulle coperture vaccinali della stagione 2023-2024 per Covid e influenza.

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Influenza e vaccini

Un quadro che mostra come buona parte dei Paesi europei abbia avuto livelli di immunizzazione inferiori a quelli ottimali e che ha spinto l'Ecdc a raccomandare sforzi mirati per aumentare l'adesione dei gruppi a rischio alle campagne vaccinali avviate in vista dell'inverno

«La vaccinazione anti-influenza arriva a valori che non sono adeguati rispetto agli obiettivi dell'Organizzazione mondiale della sanità, che vorrebbe almeno una copertura nelle categorie a rischio del 75% o addirittura del 95% come valore atteso - dice Pregliasco -  Purtroppo il Covid non ha aiutato, perché tutte le discussioni, le "fake news" che in qualche modo si sono costruite intorno al Covid, hanno creato una disaffezione che si sta vedendo anche su altre vaccinazioni per esempio dell'infanzia». 

Le coperture

«Effettivamente la situazione non è delle migliori», osserva il direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva dell'università Statale di Milano, «e non è legata solo a quelle che sono state le problematiche del Covid, dell'adesione ai richiami vaccinali oltre al primo ciclo anti-Sars-CoV-2. Lo stiamo vedendo in Italia, ma non solo. L'influenza aveva avuto una risalita» nelle coperture vaccinali «nell'anno iniziale del Covid», un trend «legato un po' alla paura e alla necessità di diagnosi differenziale», che poi però era tornato a calare.

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