È drammatico il bilancio delle piogge torrenziali che nelle ultime 48 ore hanno colpito il Levante spagnolo, in particolare la regione di Valencia. La tempesta, causata da un fenomeno meteorologico noto come Dana, ha provocato almeno 52 morti, secondo i dati ufficiali diffusi dalla Comunità Valenziana ripresi dalla radio Cadena Ser. Si tratta di un bilancio non definitivo, destinato ad aggravarsi, considerando che sono numerose le persone ancora disperse. Al momento, l’allerta resta alta, poiché le inondazioni hanno isolato diversi centri abitati, rendendo difficile il lavoro dei soccorritori.
Le operazioni di soccorso
Le autorità della Comunità Valenciana hanno attivato un numero telefonico di emergenza per permettere ai cittadini di segnalare familiari scomparsi o di cui non si hanno notizie. Tra le zone più colpite si segnalano le province di Valencia e Castiglia-La Mancia, con città intere sommerse dall’acqua e ingenti danni alle infrastrutture. Le piogge, iniziate debolmente lunedì, si sono intensificate martedì pomeriggio, rendendo necessario l’intervento delle autorità che hanno chiesto ai cittadini di restare nelle proprie abitazioni e di evitare spostamenti non indispensabili.
Centinaia di persone sono rimaste bloccate in stazioni ferroviarie e sul posto di lavoro, intrappolate dall’acqua. Particolarmente critica è la situazione a Letur, nella provincia di Albacete, dove sei persone risultano ancora disperse. Un treno diretto a Madrid è deragliato nella zona di Malaga a causa delle condizioni meteo estreme, anche se per fortuna non si segnalano feriti tra i passeggeri.
Distruzione in tutta la regione
L’agenzia meteorologica spagnola Aemet ha diramato un’allerta rossa per l’intera regione valenciana, con i comuni di Ribera Alta e Utiel-Requena tra i più colpiti. In queste aree, l’esondazione del fiume Magro e del torrente Poyo ha causato danni incalcolabili.
Anche la città di Valencia è in ginocchio: vari quartieri sono allagati a causa dell’esondazione del fiume Turia, e durante la notte sono stati allestiti centri di accoglienza per gli sfollati. I servizi ferroviari e metropolitani sono stati sospesi a causa dei binari sommersi dall’acqua.
Gli elicotteri della guardia civile spagnola sono in azione per trarre in salvo chi si trova in situazioni critiche. Le regioni sud-orientali della Spagna continuano a essere flagellate dal fronte di aria fredda che ha scatenato il disastro. Le emittenti radiofoniche e televisive nazionali stanno ricevendo centinaia di richieste di aiuto da cittadini intrappolati o alla ricerca di notizie su familiari scomparsi.
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La fine della tempesta
Sempre secondo Aemet, si prevede che Dana manterrà la stessa portata fino alla fine della settimana. Le piogge potrebbero cominciare a diminuire d'intensità a partire da domenica, mentre lunedì il fenomeno dovrebbe dissiparsi completamente. Per domani, giovedì 31 ottobre, il sud-ovest della Penisola e la zona dello Stretto continueranno ad essere a rischio di forti piogge. E, anche se per venerdì è prevista una diminuzione dell'instabilità, i rovesci potrebbero continuare a colpire il versante mediterraneo, con un impatto particolare sulla città di Valencia e sulle Isole Baleari.
Cancellati collegamenti tra Madrid e Valencia
La compagnia ferroviaria di alta velocità Iryo ha annunciato la cancellazione di tutti i servizi di collegamento fra Madrid con Valencia, a causa dei danni alle infrastrutture ferroviarie provocate dalle piogge torrenziali. Anche Renfe, la compagnia pubblica di gestione dei servizi Tav e ferroviari regionali mantiene sospesa la circolazione fra la capitale e Valencia per le condizioni meteorologiche avverse. Per oggi Amet, l'agenzia statale di meteorologia prevede ancora piogge torrenziali nella regione del versante mediterraneo al sudest della penisola.
La Farnesina: «Al momento nessun italiano tra le vittime»
#Spagna | Min. @Antonio_Tajani segue con la massima attenzione la situazione a #Valencia a seguito delle alluvioni. Al momento non risultano connazionali tra le vittime. Per qualsiasi esigenza, contatta l'Unità di crisi al +39 06 36225 e scarica l'app Viaggiare Sicuri 👇 pic.twitter.com/l3dGlfiDta
— Farnesina 🇮🇹 (@ItalyMFA) October 30, 2024
Al momento non risultano connazionali tra le vittime dell'alluvione a Valencia. Lo comunica la Farnesina spiegando che il ministro degli Esteri Antonio Tajani segue «con la massima attenzione» la situazione. «Per qualsiasi esigenza» la Farnesina invita a contattare l'unità di crisi (+390636225).
Persone intrappolate «come topi»
Il sindaco della città di Utiel (vicino Valencia) Ricardo Gabaldon ha raccontato che le persone sono rimaste «intrappolate come topi» a causa delle inondazioni improvvise. Parlando all'emittente nazionale Rtve, ripresa da Sky News, afferma che ieri «è stato il giorno peggiore della mia vita». «Eravamo intrappolati come topi. Le auto e i cassonetti della spazzatura sono stati trascinati dalla corrente lungo le strade. L'acqua stava salendo fino a tre metri», ha detto. Gabaldon ha affermato che diverse persone risultano ancora disperse.
Attivati obitori mobili e cani per cercare morti
Il ministero della Difesa spagnolo ha offerto obitori mobili per il timore che, una volta rimosso il fango che inonda molte località valenciane, si troveranno più corpi e aumenterà il numero dei morti che attualmente si stima sia di almeno 52 persone. Lo riporta El Pais che riporta quanto spiegato al Congresso dalla ministra Margarita Robles, che ha stimato in 1.034 il numero dei soldati mobilitati nella zona, di cui 250 stanno intervenendo in operazioni di soccorso e altri 250 sono posizionati in attesa di accedere alle zone ancora isolate.
La ricerca dei dispersi
La «priorità assoluta» delle autorità spagnole nella gestione dell'emergenza per le inondazioni a Valencia è quella di «aiutare chi sta ancora cercando i propri cari». Lo ha detto il premier Pedro Sánchez in una dichiarazione ufficiale dalla Moncloa. «La Spagna intera piange con tutti voi», ha aggiunto il leader iberico, «non vi lasceremo soli». Sánchez ha anche detto che lo Stato si impegnerà ad assistere le popolazioni colpite a «ricostruire le proprie vite il prima possibile», così come le loro «strade, piazze e ponti».
In 8 ore a Valencia la pioggia di un anno
Le autorità spagnole affermano che in otto ore a Valencia è caduta la pioggia che cade in un anno. Come scrive El Pais, l'Agenzia meteorologica statale (Aemet) aveva alzato ieri alle 8 il livello di allerta da arancione a rosso per la costa meridionale di Valencia, dove in appena un'ora si erano accumulati 90 litri. Si stimava che le piogge avrebbero potuto essere dai 150 ai 180 litri per metro quadrato, ma alla fine ne sarebbero stati rilevati più di 445, secondo i dati provvisori.