La donna aveva posteggiato la sua auto in maniera regolare. Non sapeva che da lì a poco avrebbe scoperto di essere malata, morendo dopo solo un mese
Una storia davvero incredibile quella che arriva da Bologna, dove una donna è stata multata dopo la propria morte. Una vicenda amara e dolorosa, specialmente per i familiari della scomparsa, costretti oggi a fare i conti con la burocrazia.
Multata per il parcheggio sulle strisce blu
Protagonista di questa vicenda, verificatasi a Bologna, è una dipendente dell'università locale. La donna, come abbiamo detto, è purtroppo deceduta. Poco prima che cominciasse il suo calvario, però, aveva lasciato la propria auto in un parcheggio con le strisce blu in zona Murri, essendo completamente in regola e avendo anche il permesso residenti del quartiere. Di certo non poteva immaginare l'incubo che l'avrebbe travolta di lì a poco.
A distanza di pochissimo tempo, infatti, la donna ha ricevuto una terribile diagnosi. La malattia, rapida e improvvisa, non le ha lasciato scampo. In poco più di un mese, infatti, la signora è deceduta, gettando nello sconforto la famiglia. Nessuno, ovviamente, ha pensato all'automobile, ancora posteggiata nello stallo delimitato dalle strisce blu. I pensieri, in quel momento, erano altri."Quando ha parcheggiato, mia figlia non pensava certo di morire. Dopo che è successo, io ero distrutta e quindi avevo dato le chiavi della macchina a un vicino che ogni tanto la metteva in moto", racconta a Il Resto del Carlino la madre della donna.
Poi la brutta sorpresa. A 15 giorni di distanza dalla morte prematura, ecco arrivare la sanzione, trovata proprio da quel vicino che andava a controllare lo stato della vettura."Un giorno ha trovato la multa, importo 29,40 euro se pagati subito. Sono andata dal tabaccaio chiedendo spiegazioni e mi è stato risposto che appunto, essendo deceduta, mia figlia non era più residente e quindi la multa era dovuta. Mi sono meravigliata della solerzia, non si tratta dei soldi, non è quello il punto. Ma dateci almeno un po' di respiro, date tregua a chi deve affrontare tutto questo. Fate passare più tempo magari oppure avvisateci", è il comprensibile sfogo della povera donna. La sanzione, datata 27 novembre, ha lasciato tutti a dir poco basiti, specie per la mancanza di umanità dimostrata. Sul caso si è sollevata un'accesa polemica. In tanti hanno definito la vicenda "disgustosa".
La sanzione verrà annullata
Fortunatamente l'amministrazione comunale ha compreso la situazione, prendendo provvedimenti. Qui non si tratta di una questione di denaro, ma di umanità e delicatezza. L'auto, in ogni caso, è stata spostata dallo stallo e la sanzione pagata. "Un episodio spiacevole, che ci vede sensibili al dolore della famiglia colpita dal lutto. In casi come questi, tuttavia, non ci sono responsabilità degli accertatori, che semplicemente rilevano la scadenza del permesso senza poterne conoscere i motivi che l'hanno determinata, anche per questioni di tutela della privacy dei cittadini. La multa sarà, ovviamente, annullata nel caso in cui non sia ancora stata pagata, o rimborsata dietro istanza della famiglia, nel caso in cui i familiari abbiano già provveduto", hanno fatto sapere dal Comune.