A Milano 8 gol ma ride Conte. È una Roma senza anima

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Pareggio a San Siro, 4 a 4, acido per l'Inter, dolce per la Juventus dimezzata. Per Conte si tratta di togliere definitivamente la maschera alle proprie intenzioni. Roma distrutta a Firenze, Juric sul punto di lasciare

A Milano 8 gol ma ride Conte. È una Roma senza anima

Domenica di pazzo football, otto gol a Milano, sei a Firenze, pareggio a San Siro, 4 a 4, acido per l'Inter, dolce per la Juventus dimezzata, Roma distrutta a Firenze, Juric sul punto di lasciare, la squadra allo sbando, sberleffi della Lazio che vince largo sul Genoa che attende Balotelli, pensate un po'. È stato, dunque, un turno pre Halloween, errori incredibili delle difese che pensano più a costruire dal basso che a difendere davvero, luci a San Siro del diciannovenne turco Yldiz che alla panchina punitiva ha reagito con i due gol del pareggio bianconero, male l'Inter che ha buttato via tre occasioni colossali, responsabilità di Inzaghi che ha cambiato uomini favorendo la remontada bianconera, il risultato di Milano favorisce Conte, se mai ne avesse avuto bisogno, il Napoli consolida il primato. Brutte notizie per la Roma che sembra ormai un gruppo senza sangue e senza gioco, cambiando l'ordine degli allenatori il prodotto è rimasto uguale, anzi è peggiorato, non c'è un presente e non c'è un futuro, compresa la proprietà americana.

Domani il Napoli incomincia un altro campionato, sale a San Siro e il Milan è fresco di pausa alluvione (fasulla), poi ci sarà l'Atalanta e quindi l'Inter, per Conte si tratta di togliere definitivamente la maschera alle proprie intenzioni, la squadra non gira a mille, contro il modesto Lecce ha vinto con un solo gol e con un'altra prestazione pallidissima di Lukaku che non può certo pensare di vivere di rendita. Idem per Kvara sul cui futuro contrattuale si agitano le stesse voci che hanno riguardato Osimhen.

Resta il gusto di una domenica strana, c'è molto entusiasmo e propaganda sulla partita di Milano, il 4 a 4 è divertente per chi non sa di football e si lascia incantare dal numero di gol che non sono stati tutti figli di colpi sensazionali (forse appena quello di Yildiz), il calcio vero è altro, basta dare un'occhiata all'estero.

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