21 Ottobre 2024 18:01
Dopo il flop del trasferimento dei primi migranti inAlbania, il M5s ha presentato un esposto alla Corte dei Conti perché verifichi se il trasporto dei 16 richiedenti asilo – poi riportati in Italia – abbia provocato un danno erariale. Ora spetterà alla magistratura contabile indagare.
Prosegue lo scontro attorno ai centri per i migranti in Albania. Dopo il flop del trasferimento dei primi 16 richiedenti asilo, il Movimento 5 Stelle ha annunciato di aver depositato un esposto presso la Corte dei Conti perché verifichi che non ci sia stato un danno alle casse dello Stato.
A riferirlo è il capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Affari Costituzionali, Alfonso Colucci che ha presentato l'esposto alla magistratura contabile. Il documento è stato "sottoscritto da tanti colleghi del M5S, per accertare ipotesi di responsabilità erariale per il trasporto di 16 migranti nel centro allestito dal Governo Meloni in Albania", ha spiegato. "In particolare chiediamo se sia configurabile l'adozione di provvedimenti con dolo o colpa grave idonei a configurare una responsabilità erariale per l'utilizzazione di ingenti risorse pubbliche per lo svolgimento di attività non legittimate in base alla corretta applicazione delle norme di legge", ha aggiunto.
Il viaggio della nave militare Lybra "ha trasportato verso l'Albania 16 migranti, con un costo che oscilla tra i 250 e i 290 mila euro, e per i soli primi 3 mesi di operatività della nave, che farà da spola tra le acque internazionali a sud di Lampedusa e il porto albanese di Shengjin, sono stati quantificati oneri finanziari pari a 13,5 milioni di euro", ha ricordato il pentastellato. "Come è noto, i 16 migranti trasportati in Albania sono stati tutti riportati in Italia, nonostante lo screening già svolto, in quanto non corrispondenti ai requisiti per il trattenimento delocalizzato nei centri predisposti. Aggiungo che moltissimi agenti delle forze dell'ordine sono già presenti in Albania e molti altri vi saranno trasferiti", ha proseguito.
Per tenere i migranti nei centri di Gjader e Shengjin, "il governo sostiene una spesa altissima, in netto contrasto con la situazione sul territorio nazionale, che vede in aumento la criminalità predatoria e l'insicurezza reale e percepita, che registra grave carenza di organici e presìdi, esasperazione per i troppi straordinari, contratto scaduto da oltre mille giorni", ha ribadito Colucci.
L'esposto è "un atto doveroso, il governo Meloni non può chiedere sacrifici alle famiglie e alle imprese italiane per poi buttare in mare tanto danaro pubblico in questo modo", ha concluso il parlamentare. Ora dunque, spetterà ai giudici contabili verificare che l'operazione tra Roma e Tirana non abbia comportato uno spreco di soldi pubblici.
Nel frattempo, mentre l'Eurocamera rigetta la richiesta dei Verdi di inserire nella plenaria di oggi un dibattito sul protocollo siglato tra Meloni e Edi Rama, da Palazzo Chigi è in arrivo il decreto ad hoc che dovrebbe contenere la lista aggiornata dei Paesi sicuri in cui rimpatriare i migranti e consentire dunque, di aggirare le norme europee. Solo questa mattina tuttavia, la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson ha ricordato che il protocollo Italia-Albania non deve "in alcun modo minare l'applicazione del diritto dell'Ue e dei trattati".