La presidente di Magistratura Democratica, che ha messo la firma sulla sentenza anti-Albania, si unisce a politici e artisti di sinistra e saluta la piattaforma
Non si placano le polemiche su Elon Musk. Il visionario imprenditore sudafricano ha sollevato un polverone per il suo giudizio tranchant sui magistrati del tribunale civile di Roma che hanno rinviato la decisione sul trattenimento dei migranti trasbordati in Albania alla superiore Corte di giustizia europea. “I giudici se ne devono andare” la posizione di mister Tesla. Apriti cielo. Stroncature da sinistra, l’intervento di Mattarella, l’addio di politici e artisti rossi a X, la sua piattaforma social. E all’elenco di personaggi noti che hanno disattivato l’account sull’ex Twitter possiamo aggiungere anche Silvia Albano, la presidente di Magistratura Democratica coinvolta in prima persona nella battaglia contro il piano Albania del governo Meloni.
“Fatto!” l’annuncio della toga rossa sul suo profilo Facebook subito dopo aver cancellato il suo profilo su X. Un gesto piuttosto comprensibile, considerando il suo coinvolgimento sul dossier. La Albano è giudice della sezione immigrazione del tribunale di Roma ed è stata lei la prima ad aver liberato il primo gruppo di dodici migranti trasferiti nel centro di Shengjin.
Finita sotto scorta per le intimidazioni ricevute – la procura di Perugia sta indagando per minacce aggravate – la 63enne è finita al centro delle polemiche per la sua posizione tutt’altro che imparziale. Ben prima di firmare la sentenza sul piano Albania, la Albano aveva pubblicamente bollato il progetto dell’esecutivo come un “accordo giuridicamente irrealizzabile” basato su “una forte limitazione del diritto di difesa”, messo in atto da un governo affetto da “schizofrenia” in materia di giustizia.
Insomma, impossibile pensare a un via libera
da parte di chi aveva parlato apertamente di “deportazione” come un deputato del Pd qualunque. Ora l’attacco di Musk l’ha chiamata in causa in prima persona ed ecco la reazione: tanti saluti a X.