Corea del Nord, lanciato un missile balistico intercontinentale vietato dall'Onu nel volo record: la condanna degli Usa

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La Corea del Nord ha lanciato un missile balistico intercontinentale (ICBM) che ha volato per 86 minuti, segnando il volo più lungo mai registrato, prima di precipitare in acque al largo della sua costa orientale. A riportare la notizia sono stati la Corea del Sud e il Giappone

Il missile è stato lanciato con un angolo molto elevato, raggiungendo un’altitudine massima - viene segnalato dai media locali - di 7.000 km. Questo implica che avrebbe potuto coprire una distanza maggiore se fosse stato lanciato orizzontalmente. Il lancio di giovedì rappresenta una violazione delle restrizioni imposte dalle Nazioni Unite e si colloca in un contesto di tensioni crescenti tra le due Coree e di atteggiamenti sempre più aggressivi di Pyongyang nei confronti di Seul.

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Mercoledì la Corea del Sud aveva avvertito che il Nord stava preparando il lancio di un ICBM in prossimità delle elezioni presidenziali statunitensi di martedì prossimo.

Il ministero della Difesa sudcoreano ha dichiarato che il test era finalizzato a sviluppare armi in grado di "sparare più lontano e più in alto".

In un raro commento pubblicato lo stesso giorno dai media locali il leader nordcoreano Kim Jong Un ha affermato che il lancio dimostra "la nostra volontà di rispondere ai nostri nemici", definendolo "un’azione militare appropriata". Kim ha aggiunto che la Corea del Nord non cambierà mai la sua politica di potenziamento delle forze nucleari.

Gli Stati Uniti hanno condannato il lancio, definendolo "una flagrante violazione di molteplici risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'ONU". Il portavoce del Consiglio Nazionale di Sicurezza della Casa Bianca, Sean Savett, ha aggiunto: "Questo dimostra che la Corea del Nord continua a dare priorità ai suoi programmi di armi di distruzione di massa e missili balistici rispetto al benessere del suo popolo". 

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In risposta al lancio la Corea del Sud ha annunciato l'intenzione di imporre nuove sanzioni contro il Nord. L'ultimo lancio di un ICBM da parte di Pyongyang risale al dicembre del 2023, avvenuto in sfida alle sanzioni Onu. Quel missile aveva volato per 73 minuti, coprendo circa 1.000 km.

Esperti nordcoreani ritengono che il lancio mirasse ad aumentare il carico utile dei missili. Pyongyang sta sviluppando missili in grado di "colpire il continente statunitense anche con una testata più grande o con testate multiple", ha confidato Kim Dong-yup, assistente professore presso l'Università di Studi sulla Corea del Nord.

Il Giappone ha confermato di aver monitorato il lancio. Funzionari sudcoreani e statunitensi si sono riuniti dopo l'evento, concordando di adottare "misure di risposta forti e variegate", come comunicato dall’esercito sudcoreano. "Le nostre forze militari mantengono piena prontezza, condividendo attentamente le informazioni balistiche nordcoreane con le autorità statunitensi e giapponesi", si legge nel comunicato.

Il lancio segue le accuse della Corea del Sud e degli Stati Uniti secondo cui la Corea del Nord ha inviato truppe in Russia per supportare l'intervento di Vladimir Putin in Ucraina. Il Pentagono stima che circa 10.000 soldati nordcoreani siano stati dispiegati per addestrarsi nella Russia orientale, con un "numero ridotto" inviato a Kursk e altri migliaia in arrivo.

Questa ipotetica presenza di truppe nordcoreane in Russia solleva ulteriori preoccupazioni sul rafforzamento dei legami tra Pyongyang e Mosca. Entrambi i paesi, naturalmente, non hanno confermato né smentito le accuse.

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