I risultati di uno studio congiunto del Cnr e dell'università Campus Bio-Medico di Roma aprono alla possibilità di un nuovo trattamento
Usare il controllo impulsivo per regolare e ottimizzare i livelli di glicemia nel sangue: su questo si è concentrato lo studio di un gruppo di ricercatori dell'Istituto di analisi dei sistemi e informatica del Cnr e dell'università Campus Bio-Medico di Roma. L'ambizioso progetto, pubblicato sulla rivista IEEE Transactions on Control Systems Technology, potrebbe dare la svolta al trattamento della patologia.
Sfida al diabete di tipo 1
Con diabete mellito di tipo 1 viene indicata una patologia cronica, di natura autoimmune, che trae le sue origini da un'alterazione del sistema immunitario del paziente. A differenza del diabete di tipo 2 (alimentare), le cellule del corpo vengono trattate come not-self, ovvero estranee, e attaccate dagli anticorpi. Gli scienziati hanno elaborato un nuovo metodo per trattare la patologia, intervenendo per regolare la glicemia. Si parla di una tecnica di "controllo impulsivo" dei valori, ottimo per gestire il tutto con iniezioni multiple giornaliere.
Nel diabete di tipo 1 manca l'ormone insulina e ciò comporta un livello elevato di glucosio nel sangue. I pazienti hanno necessità di ricevere regolari iniezioni di insulina e ciò apre alla necessità di sviluppare una procedura il più possibile automatica. Con il controllo impulsivo si potrebbe avere una stima del livello di glicemia del sangue con periodiche iniezioni di insulina rilasciata nell'organismo. Si parte calcolando offline una traiettoria glicemica ottimale in condizioni ideali e da quella si parte con il modello. "Questo calcolo avviene attraverso un modello matematico continuo e non lineare, che rappresenta le variazioni della glicemia come un processo influenzato da una serie di fattori complessi e variabili. Una volta definita la traiettoria ideale, il metodo è in grado di seguirla in tempo reale con un impegno computazionale ridotto, grazie a un algoritmo di stima online che si aggiorna basandosi su misurazioni glicemiche effettuate sporadicamente", ha dichiarato il professor Alessandro Borri, ricercatore del Cnr, come riportato dal portale Insalutenews.
Speranze con il controllo impulsivo
Il sistema è quindi in grado di adattarsi a seconda dei dati che riceve, compensando le condizioni non ideali e tenendo conto dei carichi calorici assunti nella giornata.
"Tale campagna di validazione preclinica ha confermato l'efficacia di questo approccio, che promette di migliorare la gestione della glicemia nei pazienti e di ottimizzare l'uso della terapia insulinica, puntando a semplificare la vita quotidiana e a migliorare il benessere di chi convive con il diabete di tipo 1", ha spiegato Borri.