All'Eurocamera un cartello classifica i cibi in base alle emissioni di CO2. Tovaglieri (Lega): "Ennesima follia green in barba alla dieta mediterranea"
Euro-follie nel piatto. Al Parlamento europeo l'ideologia è servita pure al bar. Le raccomandazioni oltranziste di Bruxelles sulla sostenibilità alimentare sono infatti comparse persino negli spazi di ristoro dell'Eurocamera, con tanto di cartellone didattico su cosa sarebbe bene mangiare o evitare per "salvare l'ambiente". A documentare il nuovo (e probabilmente non ultimo) tentativo di indottrinamento culinario è stata l'europarlamentare leghista Isabella Tovaglieri.
"Ecco l'ennesima follia green di Bruxelles contro gli agricoltori e gli allevatori, ma soprattutto contro la filiera del nostro agroalimentare e dell'eccellenza del nostro Made in Italy", ha lamentato l'esponente del Carroccio, mostrando sui social una locandina che classifica i cibi in base alle emissioni di anidride carbonica. Il cartello esposto al bar del Parlamento Ue - ha affermato Tovaglieri - "ci dice se siamo amici o nemici dell'ambiente in base a quello che mangiamo". In base a esso, ha spiegato l'europarlamentare leghista, "se ordiniamo un hamburger di chianina, che qui chiaramente non c'è, siamo dei pericolosi attentatori dell'ambiente. Se invece vogliamo del Grana Padano o delle semplici uova, comunque lo disprezziamo, perché stiamo emettendo troppa CO2. Se invece siamo dei buoni e bravi vegetariani, allora Greta Thunberg ci rilascia il patentino di amici dell'ambiente".
Praticamente, quello proposto da Bruxelles è una sorta di "eco-score" che mette in evidenza l'impatto ecologico di diversi prodotti, sulla scia di quanto l'Ue aveva già fatto con l'altrettanto controverso e contestato "nutri-score", che prevedeva l'assegnazione di colori e di lettere ai vari cibi in riferimento al loro presunto grado di salubrità. Peccato che quel sistema di classificazione si prestasse a paradossi in grado di far inorridire nutrizionisti ed esperti di alimentazione. In tal senso, la locandina apparsa a Bruxelles fa un effetto déjà vu.
"Tutto questo avviene in barba alla dieta mediterranea, che è universamente riconosciuta come completa, equilibrata e in grado di contrastare delle malattie. Anziché ascoltare gli esperti, il Parlamento europeo ascolta i suggerimenti di Greta Thunberg", ha polemizzato la leghista Tovaglieri, definendo le raccomandazione sostenibili targate Ue una "dieta gretina".