L'attore e regista italiano critica la nuova sinistra a trazione Schlein: "Mi piacerebbe sentirla parlare dei problemi delle persone uscendo dai soliti cliché"
Se dall’altra parte dell’oceano, in occasione della corsa alla Casa Bianca, Kamala Harris riceve il sostegno delle star di Hollywood, in Italia la sinistra viene derisa da tutte le parti. Al contrario della candidata democratica americana, la leader della gauche nostrana, Elly Schlein, colleziona commenti negativi e lezioni di stile. Dopo le frecciate dei compagni di partito e le ramanzine delle figure storiche della sinistra nazionale, ora è il turno degli attori. Direttamente dalla Festa del Cinema di Roma, Carlo Verdone, incalzato da Libero, è un fiume in piena contro la nuova leadership del Partito democratico.
Interrogandosi sul rapporto sempre più complicato tra giovani e politica, Verdone critica aspramente le trovate della Schlein per accaparrarsi qualche voto in più. In primis, ovviamente, la scelta di salire sul palco insieme a J-Ax.“Non siamo in America dove Eminem che dà la mano alla Harris può spostare qualcosa. Qua da noi la musica non ha mai cambiato nulla”, smorza subito l’entusiasmo. Poi arriva la stoccata: “Quanto alla Schlein che vada pure sul palco di J-Ax – riprende Verdone - ma mi piacerebbe sentirla parlare in maniera un pochino più diretta dei problemi delle persone uscendo dai soliti cliché”. Il riferimento non è casuale: la vecchia sinistra che porta in Parlamento la voce degli operai e delle loro istanze, a ben vedere, è stata sostituita da una leadership sorda sul tema del lavoro e attenta solo a questioni minoritarie.
L’immagine della segretaria del principale partito d’opposizione che canta insieme al rapper J-Ax, seppur legittima, è il simbolo di un nuovo Pd a trazione Ztl. La decisone di Schlein di salire sul palco del Forum di Assago è sintomatica della crisi d’identità della sinistra in generale e del Pd in particolare. Una crisi ancora più evidente quando il nuovo corso dem prova a ripescare dal suo passato comunista la figura di Enrico Berlinguer.
Qui il comico italiano è ancora più tranchant:“Berlinguer – spiega - è un personaggio del passato, oggi non interessa più perché è passato troppo tempo, fa parte di un’altra epoca, è cambiata la società. La gente oggi vota solo chi fa pagare di meno...”. E conclude: “Purtroppo è un’epoca in cui non ci sono eccellenze politiche. Non solo in Italia”. Ogni riferimento è puramente causale.