19 Novembre 2024 15:53
Le foto hanno portato i carabinieri a uno dei più importanti recuperi di manufatti etruschi mai realizzato durante un’azione investigativa. È accaduto in Umbria in alcuni terreni nel comune di Città della Pieve, in provincia di Perugia. Due persone indagate.
Alcune foto di reperti antichi che circolavano sul mercato nero hanno portato i carabinieri a uno dei più importanti recuperi di manufatti etruschi mai realizzato durante un’azione investigativa. È accaduto in Umbria in alcuni terreni nel comune di Città della Pieve, in provincia di Perugia. Qui i militari della Sezione Archeologia del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale hanno scoperto 8 urne litiche etrusche, due sarcofagi e il relativo corredo funerario del III secolo a.C. dal valore di oltre 8 milioni di euro.
Le indagini dei carabinieri sono partire nel mese di aprile dopo la scoperta di diverse fotografie che ritraevano numerose urne cinerarie tipiche della cultura etrusca, che circolavano sul mercato illecito dell’arte. Interpellato un docente esperto dell’Università di Roma Tor Vergata, si è scoperto che i reperti raffigurati nelle foto appartenevano a una necropoli etrusca fra Chiusi e Città della Pieve.
In particolare, come stabilito anche dagli ulteriori accertamenti della Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio e della Soprintendenza dell’Umbria, i reperti erano del tutto simili a quelli di un rinvenimento fortuito, denunciato nel 2015 a Città della Pieve, dove un contadino, durante lavori nei campi, si era imbattuto in un ipogeo etrusco.
Le indagini quindi si sono concentrate nei luoghi limitrofi al terreno con servizi di osservazione e pedinamento e anche l’utilizzo di un drone. In particolare i Carabinieri hanno tenuto sotto controllo un imprenditore locale, titolare di una società in grado di svolgere anche movimento terra e che possedeva anche terreni in zona. Infine, anche con intercettazioni telefoniche, si è avuta conferma di una imminente commercializzazione dei beni sul mercato clandestino ed è partita così una perquisizione che ha rinvenuto proprio i reperti in foto.
I militari quindi hanno individuato con precisione il sito di scavo provvedendo al sequestro di tutti i reperti, dal valore di oltre 8 milioni di euro, e denunciato due persone per i reati di furto e ricettazione di beni culturali.
"Le urne, tutte integre, sono in travertino bianco umbro, in parte decorate ad altorilievi con scene di battaglie, di caccia e con fregi, alcune delle quali conservano pigmenti policromi e rivestimenti a foglia d’oro, altre con la raffigurazione del mito di Achille e Troilo. Dei due sarcofagi, uno è al momento rappresentato dalla sola copertura e l’altro completo dello scheletro del defunto" spiegano il Procuratore di Perugia Raffaele Cantone.