Non più operativo dagli anni Settanta, il satellite Skynet 1A si trova in un'area ben diversa da quella in cui dovrebbe stare e dove fu lasciato: chi può averlo spostato e quali sono le possibili conseguenze
Un mistero che sta dando non pochi grattacapi al governo del Regno Unito alla prese con un caso più unico che raro: il satellite Skynet 1A lanciato in orbita nel 1969 e operativo per poco tempo prima della sua definitiva rottura non si trova dove dovrebbe ma è stato spostato (non sa da chi) di migliaia di chilometri rispetto alla sua orbita originaria.
A cosa serviva
Prima di capire a fondo la vicenda occorre fare un piccolo passo indietro: questo satellite venne posizionato sulla perpendicolare delle coste orientali africane perché doveva servire per trasmettere comunicazioni alle forze armate britanniche. Dopo la sua breve operatività, Skynet 1A si sarebbe dovuto spostare sull'area dell'Oceano Indiano perché risucchiato dalla forza di gravità terrestre. Il problema, assurdo, è che si trova a 36mila km d'altezza al di sopra delle Americhe, in pratica dalla parte opposta di dove dovrebbe trovarsi oggi.
Cos'è un "pozzo gravitazionale"
Gli esperti spiegano che i satelliti inutilizzati si spostano automaticamente in quello che viene chiamato "pozzo gravitazionale" dove trovano un loro equilibrio per rimanere lì ma nel caso di Skynet 1A questa cosa non è avvenuta. "La meccanica orbitale rende improbabile che la navicella militare da mezza tonnellata si sia semplicemente spostata nella sua posizione attuale", affermano alcuni esperti in materia alla Bbc. Una delle risposte più plausibili è che qualcuno, intorno agli anni '70, accese i propulsori per farlo dirigere verso ovest. Non si sa, però, ne chi abbia dato questa autorità e quali fossero i motivi visto che il satellite è inutilizzabile perché del tutto fuori uso.
L'intreccio internazionale
Un'altra cosa singolare è che non esiste un documento ufficiale che possa testimoniare questo spostamento che, leggi della fisica alla mano, altrimenti non sarebbe mai potuto esserci. Secondo le ricosstruzioni sarebbero stati gli inglesi e gli americani ad avere possibilità di manovra ma in nessun archivio si trovano tracce su quanto ricostruito. "È ancora rilevante perché chiunque abbia spostato Skynet-1A ci ha fatto ben pochi favori", ha affermato il consulente spaziale Dr. Stuart Eves.
Quali sono i rischi
Visto che si trova in un'area non di sua competenza, Skynet 1A può dare grossi problemi al traffico di altri satelliti che operano nelle Americhe con conseguenze anche molto gravi. "Ora si trova in quello che chiamiamo un 'pozzo gravitazionale' a 105 gradi di longitudine ovest, vagando avanti e indietro come una biglia sul fondo di una ciotola. E sfortunatamente questo la porta regolarmente vicino ad altro traffico satellitare. Dato che è morto, c'è il rischio che possa urtare qualcosa, e poiché è il 'nostro' satellite ne siamo ancora responsabili", ha aggiunto.
In questi giorni si stanno formulando le ipotesi più disparate su vari complotti ma c'è un'assoluta mancanza di prove: quel che è certo è che il Regno Unito sarebbe costretto a pagare un conto salatissimo se questo satellite ne urtasse altri danneggiandoli. Skynet 1A fu prodotto negli Stati Uniti dall'azienda aerospaziale Philco Ford, oggi scomparsa, e lanciato nello spazio da un razzo Delta dell'aeronautica militare statunitense.
"Il primo satellite Skynet ha rivoluzionato la capacità di telecomunicazioni del Regno Unito, consentendo a Londra di comunicare in modo sicuro con le forze britanniche fino a Singapore. Tuttavia, da un punto di vista tecnologico, Skynet 1A era più americano che britannico, poiché gli Stati Uniti lo hanno sia costruito che lanciato", ha dichiarato il dott. Aaron Bateman spiegando la storia del programma Skynet oggi giunto alla sua quinta generazione.
Indipendentemente da come Skynet 1A sia stato spostato nell'orbita attuale, è stato abbandonato al suo destino in un'area molto scomoda invece di trovarsi in un classico "cimitero orbitale": dove si trova attualmente, a 105 gradi di longitudine ovest, un satellite attivo potrebbe vedere un pezzo di spazzatura arrivare entro un raggio di 50 km dalla sua posizione anche quattro volte al giorno.
Dopo la scoperta Skynet 1A è costantemente monitorato dal National Space Operations Centre del Regno Unito con avvisi in tempo utile per tutti gli altri operatori satellitari qualora dovessero avere un incontro ravvicinato con questo pezzo di spazzatura spaziale.