Giovane, costantemente alla caccia di pazienti e pronto a mostrare sui suoi canali social, da TikTok a Instagram, i risultati dei suoi interventi estetici. Marco Antonio Procopio si è costruito una reputazione proprio attraverso le piattaforme online e le recensioni lasciate dai pazienti. Da quelle entusiaste alle più dure: “Mi ha rimandato a casa piena di sangue e pus”.
Ma chi è il medico scelto da Margaret Spada per l’operazione che si è poi rivelata fatale? Nato a Rio de Janeiro 32 anni fa, laureato in Medicina e chirurgia in Romania e con una formazione alla scuola di chirurgia plastica e ricostruttiva di Ivo Pitanguy, Procopio junior (il padre è a sua volta chirurgo e si chiama Marco) sembrava incarnare l’eccellenza per chi desiderava ritocchi estetici. Ma sull’apparente perfezione delle sue cinque stelle su MioDottore ora si staglia l’ombra della cronaca più recente e della morte della 22enne siciliana.
Online, prima della cancellazione dei profili, abbondavano commenti entusiasti: "Labbra pazzesche! Ci rivedremo", "Risultato al di sopra delle aspettative", "Super professionale". Eppure, su TikTok e tra i clienti del centro estetico di famiglia – ora sotto sequestro – emergono testimonianze ben diverse.
Valentina racconta con rassegnazione: "Mi hanno fatto l’anestesia locale, ho avuto tremori e tachicardia. Mi è passata dopo mezz’ora, e mi hanno operato. È andato tutto bene, ma forse ho sbagliato a fidarmi senza fare domande". Non tutti, però, sono stati così fortunati. Valeria ha vissuto momenti di panico: "Fortissimo mal di testa e tanta paura. Mi hanno detto che fosse normale, e il naso nuovo mi piaceva. Non ci ho più pensato".
Ancora più allarmante il racconto di Paola, habituée del centro: "Facevano tutto in studio, uno dopo l’altro, con anestesia locale. Qualche volta sono uscita sanguinante, ho avuto infezioni e pus. Certo, sono cose che possono accadere, ma dopo quello che è successo non so più che pensare".
Lo studio di via Cesare Pavese, arredato con statue di marmo, oggi è un luogo fantasma. Come ha spiegato il governatore Francesco Rocca e come ha anticipato Repubblica, non aveva alcuna autorizzazione. Ora Il numero dello studio rimanda a una segreteria, i profili social sono stati cancellati. Intanto, gli investigatori puntano i riflettori sulla famiglia Procopio. Anche la madre di Marco Antonio è un medico, mentre la sua compagna sembra avere avuto un ruolo attivo nella gestione dell’attività. Entrambe potrebbero essere le persone che, secondo un video, erano presenti accanto a Margaret Spada, la giovane deceduta sul lettino del centro. Ma su questo punto servono ulteriori approfondimenti da parte della procura e del Nas.
Le indagini sono ancora in corso, ma per molti pazienti la sensazione è quella di essere stati traditi da un professionista che, dietro recensioni favolose, avrebbe trascurato dettagli cruciali per la sicurezza. Paola riassume così il suo viaggio da Procopio: "Sono stata incosciente, facevano tutto di fretta e una volta sono uscita sanguinante, con infezioni e pus".