La ragazzina si è tolta la vita lo scorso martedì nel giardino della sua abitazione a Piazza Amerina, in provincia di Enna. La procura ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio a carico di ignoti
Si addensano nuove ombre sulla morte di Larimar Annaloro, la 15enne trovata impiccata con una corda a un albero del giardino di casa a Piazza Amerina, in provincia di Enna, lo scorso martedì. La procura ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio contro ignoti. L'ipotesi è qualcuno protrebbe aver minacciato di diffondere, o avrebbe già fatto circolare in alcune chat di coetanei, presunte foto intime della ragazza. Motivo per il quale sono stati sequestrati il pc e il cellulare in uso alla giovane al fine di ricostruire le frequentazioni e gli ultimi istanti di vita.
Il suicidio
Martedì scorso Larimar è andata a scuola come ogni mattina. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, qualcuno l'avrebbe insultata pesantemente, lasciando intendere di sapere che circolassero alcune sue foto intime. Rientrata in classe, la ragazza si sarebbe sentita male. A quel punto ha chiamato la madre chiedendo che andasse a riprenderla. "Siamo andati a prenderla. - ha raccontato la donna ai microfoni di "Ore 14", il programma pomeridiano di Rai due - Piangeva e mi stava per raccontarmi qualcosa, poi si è interrotta perché c'era mio marito". Dopodiché i genitori sono usciti per sbrigare delle comissioni. Rimasta da sola in casa per 45 minuti, la 15enne ha deciso di farla finita.
La lite con una coetanea
Sarebbe stata la sorella della giovane a parlare di presunte foto intime scattate a Larimar e "mandate". Alcuni testimoni hanno raccontato che, la mattina del suicidio, la giovane avrebbe litigato con una coetanea che l'accusava di averle "rubato" il fidanzato. Le due sarebbero venute addirittura alle mani. "Una ragazza ha affrontato in malo modo Larimar. Questo mi hanno detto alcuni compagni che hanno assistito alla scena. Quella ragazza le contestava di avere avuto una storia col suo ex, diceva di aver visto un video. Sono volate parole grosse e pure spintoni. Ma la cosa più drammatica è che poco dopo Larimar è stata accerchiata da altre ragazze, che l’hanno insultata. Lei era disperata", ha raccontato una compagna di scuola che avrebbe assistito alla violenta discussione.
Il rapporto con le compagne di classe
Larimar Annaloro si era trasferita dalla Lombardia a Piazza Armerina, assieme ai genitori e due fratelli, un anno fa. Stando al racconto dei familiari, non aveva problemi di depressione e a scuola si impegnava molto.
Anche se sembra che avesse fatto fatica a legare con le nuove compagne di classe. "Aveva tutti otto e non era depressa. - ha precisato la sorella in un'intervista a "Ore 14" - Le altre la odiavano".