Forse usa le mascherine rimaste in deposito, forse si è dato alla macchia sull’Aspromonte o forse ha semplicemente proseguito la sua vita anonima, silenziosa, burocratica
Arcuri dottor Domenico, commendatore ordine al merito della repubblica italiana, conferimento in data 27 dicembre 2018 su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, all’epoca Conte dottor Giuseppe. Bei tempi, nevèro?
Arcuri dottor Domenico. Erano i giorni nei quali noi italiani giravamo in maschera e non era carnevale e nemmeno halloween, era il Covid e Lei, commendatore Arcuri dottor Domenico, da Melito di Porto Salvo, nella provincia di Reggio Calabria, grazie al suddetto Conte dottor Giuseppe fu nominato Commissario straordinario per l’attuazione ed il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica. Prima di allora era uno dei mille boiardi, occupando poltrone prestigiose, Deloitte e Invitalia, quest’ultima poco conosciuta dagli italiani ma, come ribadisce l’insegna, agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, dove il sostantivo "attrazione" ha una prevalenza efficace.
Per un anno, fino al subentro di Draghi dottor Mario come presidente del Consiglio dei ministri, Lei proseguì nell’impresa relativa all’epidemia influenzale, poi fu costretto a lasciare l’incarico al generale Figliuolo Francesco Paolo. Da allora si sono perse le Sue tracce, si narra di un incarico per la bonifica dell’area di Bagnoli e di Termini Imerese ma tutto svanì nel luglio del 2022, poi vari procedimenti giudiziari tra peculato, abuso di ufficio, indagini su corruzione, quindi archiviazioni e ulteriori indagini fino a richieste di danni pesanti rivolte da aziende gabbate persino a Palazzo Chigi. Però tutto tenuto sotto vuoto spento più che spinto. I famosi grandi fogli non si sono occupati di Lei, nemmneno Striscia, Le Iene, Ranucci e Report, Milo Infante o Myrta Merlino, quest’ultima per evitare un conflitto di vecchi interessi, eppure il ruolo, eppure il mandante ministeriale dello stesso, eppure il momento storico e le delicate responsabilità avrebbero dovuto suggerire, direi imporre un accurato approfondimento della Sua azione "straordinaria".
Mentre il proponente Conte dottor Giuseppe è presente su tutti i siti, giornali, televisioni, radio, social e con lui altri personaggi delle istituzioni, Lei è scomparso dai radar, forse utilizza le mascherine rimaste in deposito, forse si è dato alla macchia sull’Aspromonte ma forse ha semplicemente proseguito la Sua vita anonima, silenziosa, burocratica, non direi ordinaria perché l’aggettivo a Lei adatto è sempre "straordinario".
Ripercorrendo la Sua carriera mi torna alla mente un passaggio del discorso di Jeff Gambardella-Tony Servillo nel film La Grande Bellezza: "La più grande ambizione di Flaubert era scrivere un romanzo sul niente. Se ti avesse conosciuta avrebbe avuto un grande spunto".