Il Canada teme di dover fare i conti con un afflusso di richiedenti asilo in fuga dagli Usa a causa della rielezione di Trump
La vittoria di Donald Trump alle ultime elezioni presidenziali potrebbe causare una vera e propria isteria di massa. Soprattutto all’interno degli Stati Uniti, dove la popolazione aspetta di capire quante delle proposte annunciate dal tycoon in campagna elettorale diventeranno operative, e quante erano invece semplice propaganda. Il dossier migranti è uno dei più scottanti e sta preoccupando tanto la polizia canadese quanto i gruppi di aiuto ai migranti attivi a Ottawa e dintorni. Il motivo è semplice: il Canada teme di dover fare i conti con un afflusso di richiedenti asilo in fuga dagli Usa a causa della rielezione di Trump. Il tutto, tra l’altro, nello stesso momento in cui il governo canadese è alle prese con un numero record di rifugiati.
L’isteria di massa post vittoria di Trump
Il Canada, dicevamo, si sta preparando a uno scenario critico. Già, perché Trump, tra le varie promesse fatte in campagna elettorale, aveva dichiarato di voler attuare la più grande deportazione della storia americana. La polizia canadese si sta quindi preparando da mesi, ha spiegato il sergente della Royal Canadian Mounted Police Charles Poirier.
"Sapevamo qualche mese fa che dovevamo iniziare a preparare un piano di emergenza. Immaginavamo da tempo che, se Trump fosse arrivato al potere, cosa che ora farà tra pochi mesi, avrebbe potuto guidare una migrazione illegale e irregolare nel Quebec e in Canada", ha dichiarato Poirier a Reuters. Lo scenario peggiore? Quello nel quale migliaia e migliaia di migranti irregolari decidessero di abbandonare gli Usa per approdare sul territorio canadese. "Diciamo che abbiamo avuto 100 persone al giorno che entravano attraverso il confine. Nel caso del worst case scenario sarà ancora difficile perché i nostri ufficiali dovranno fondamentalmente coprire enormi distanze per arrestare tutti", ha aggiunto l’alto funzionario.
Ricordiamo che quando Trump era salito al potere per la prima volta nel 2017 migliaia di richiedenti asilo erano entrati in Canada attraverso i valichi di frontiera formali per presentare richieste di rifugiati.
Le preoccupazioni del Canada
Il Canada e gli Stati Uniti hanno ampliato un accordo bilaterale in modo che i richiedenti asilo che dovessero attraversare il confine di 4.000 miglia tra i due Paesi siano respinti a meno che non soddisfino una stretta esenzione. "Quando non crei percorsi legittimi, o quando crei solo percorsi in cui le persone devono fare l'impossibile per ricevere sicurezza, sfortunatamente, le persone cercheranno di fare l'impossibile", ha detto Abdulla Daoud, direttore del Centro per i rifugiati di Montreal, che fornisce servizi.
La polizia è in "massima allerta", ha detto Poirier, ed è pronta a schierare risorse aggiuntive per pattugliare il confine. A seconda di ciò che accadrà, questo potrebbe significare centinaia di ufficiali in più in servizio. Potrebbe anche voler dire più incrociatori, noleggio di autobus, costruzione di rimorchi e affitto di terreni. "Tutti gli occhi sono sul confine in questo momento. ... Eravamo in allerta pochi giorni prima delle elezioni, e probabilmente rimarremo in allerta per le prossime settimane", ha aggiunto.
Il Canada ha già a che fare con un numero record di richiedenti asilo: a luglio, quasi 20.000 persone hanno presentato richieste di risarcimento per i rifugiati, secondo i dati del Consiglio per l'Immigrazione e i rifugiati. E ci sono ancora più di 250.000 richieste in sospeso. Il ministro dell'immigrazione Marc Miller ha fatto sapere che il suo governo ha un piano per un afflusso di richiedenti asilo, ma non ha fornito dettagli.
Il dipartimento per l'immigrazione del Canada "continuerà a preparare e anticipare tutti i possibili scenari, qualsiasi approccio adottato sarà prima di tutto nel migliore interesse del Canada e di tutti coloro che vivono qui", si è limitato a far sapere il suo ufficio. Sarà sufficiente?