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L'allarme lanciato da Assoutenti, che chiede al governo di bloccare l'adeguamento previsto in genere ogni due anni
L'incremento delle multe atteso a partire dal prossimo anno rischia di trasformarsi nell'ennesima stangata ai danni degli automobilisti italiani: questo il grido d'allarme lanciato da Assoutenti, che invoca un intervento straordinario del governo Meloni per bloccare l'adeguamento previsto di norma dall'articolo 195 del Codice della strada.
"La misura delle sanzioni amministrative pecuniarie è aggiornata ogni due anni in misura pari all'intera variazione, accertata dall'Istat, dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (media nazionale) verificatasi nei due anni precedenti", si legge infatti al terzo punto. "All'uopo, entro il 1 dicembre di ogni biennio, il Ministro della giustizia, di concerto con i Ministri dell'economia e delle finanze, delle infrastrutture e dei trasporti, fissa, seguendo i criteri di cui sopra, i nuovi limiti delle sanzioni amministrative pecuniarie, che si applicano dal 1 gennaio dell'anno successivo", conclude l'articolo in questione.
L'aggiornamento era stato congelato dall'esecutivo fino alla fine del 2024 attraverso la Manovra 2023, considerando ancora gli strascichi della pandemia Covid e la più recente impennata dei costi dell'energia. Il rischio, dal 1° gennaio 2025, è quello che l'adeguamento possa arrivare a incidere in modo troppo pesante sui conti degli italiani in una fase economica ancora delicata.
"Dall’1 gennaio 2024 ad oggi le sanzioni stradali hanno già portato nelle casse degli enti locali ben 1,4 miliardi di euro, che si aggiungono ai quasi 1,8 miliardi dell’intero 2023", spiega in una nota Assoutenti. "A partire dal prossimo gennaio le sanzioni stradali, così come le entrate per le casse pubbliche, rischiano di diventare più pesanti, con un aumento che, stando all’indice biennale Foi dell’Istat, dovrebbe attestarsi attorno al +6%", precisa l'associazione.
Seguendo le indicazioni dei rincari previsti, il nuovo peso delle multe stradali dovrebbe essere il seguente:
- uso del cellulare alla guida: da 165 fino a 175 euro (+ 10 euro);
- divieto di sosta: da 42 a 45 euro (+ 3 euro);
- non rispetto del semaforo rosso: da 167 a 177 euro (+ 10 euro);
- superamento dei limiti di velocità da 10 a 40 km/h: da 173 a 183 euro (+10 euro) ;
- superamento dei limiti di velocità da 40 a 60 km/h: da 543 a 576 euro (+33 euro);
- superamento dei limiti di velocità oltre i 60 km/h: da 845 a 896 euro (+ 51 euro).
"È importante perseguire le violazioni stradali che mettono a rischio la sicurezza pubblica, ma non è certo incrementando gli importi delle multe che si garantirà maggiore sicurezza sulle nostre strade", considera il presidente di Assoutenti Gabriele Melluso."Allo stesso modo siamo certi che un piano educativo biennale nelle scuole superiori rivolto alla sicurezza stradale possa dare più risultati di un aggiornamento delle sanzioni amministrative", aggiunge.
"Per questo rivolgiamo un appello al governo Meloni affinché blocchi l'aggiornamento delle sanzioni così come fatto per gli ultimi due anni, ed eviti l’ennesima stangata a carico degli automobilisti italiani", conclude Melluso.