Putin approva decreto che aggiorna la dottrina nucleare: “Se Trump ci ascolta pace possibile”

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Secondo il nuovo decreto il Cremlino potrà decidere di impiegare armi nucleari come “estrema risorsa per proteggere la sovranità del Paese” se essa sarà minacciata da un attacco atomico o con armi convenzionali.

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A due giorni dal via libera degli Stati Uniti all'impiego di missili a medio raggio da parte dell'Ucraina contro la Russia il presidente Vladimir Putin ha approvato il decreto che aggiorna la dottrina nucleare di Mosca. Lo riferisce la Tass, secondo cui il Cremlino potrà decidere di impiegare armi nucleari come "estrema risorsa per proteggere la sovranità del Paese" se essa sarà minacciata da un attacco nucleare o con armi convenzionali. La decisione sul loro utilizzo spetta al presidente.

Cosa cambia con la nuova dottrina nucleare russa

Tra i cambiamenti principali, sottolinea la Tass, vi è che la precedente dottrina prevedeva l'impiego di armi nucleari nel caso in cui "l'esistenza stessa dello Stato" fosse minacciata. Ora il concetto viene ampliato, prevedendo appunto una risposta nucleare "all'uso di armi nucleari o altre armi di distruzione di massa contro la Russia e i suoi alleati così come nel caso di un'aggressione contro la Federazione Russia e la Bielorussia con l'uso di armi convenzionali che comporti una minaccia critica alla sovranità e all'integrità territoriale".

La Russia, dunque, potrà dare una risposta nucleare anche ad attacchi non nucleari da parte dell'Ucraina, ad esempio con l'uso di missili forniti da Paesi occidentali. A confermarlo è stato lo stesso portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo a una domanda dei giornalisti su un aspetto della nuova dottrina nucleare che considera minacce alla sovranità nazionale russa anche attacchi da Paesi non nucleari ma con il sostegno di Paesi nucleari. La firma del decreto che aggiorna la dottrina nucleare russa arriva a 48 ore dall'approvazione, da parte della Casa Bianca, del lancio da parte delle truppe ucraine di missili statunitensi in profondità verso la Russia. Una decisione che il Cremlino ieri ha definito "sconsiderata", annunciando una dura risposta.

Sempre Peskov ha aggiunto che se Donald Trump sarà pronto ad "ascoltare le preoccupazioni" della Russia e a "capire le ragioni per cui la Russia sta agendo in questo modo", sarà possibile un dialogo "per il raggiungimento della pace".

Missili ATACMS forniti all'Ucraina dagli Stati Uniti.

Missili ATACMS forniti all'Ucraina dagli Stati Uniti.

Medvedev: "Uso dei missili NATO ci dà diritto a reagire con armi nucleari contro Kiev"

In attesa di conoscere la posizione della NATO sulla nuova dottrina nucleare russa, e nella speranza che non venga mai adottata, Dmitri Medvedev – vicepresidente del consiglio di sicurezza russo – ha commentato: "Oggi è stata approvata una nuova versione (della dottrina nucleare, ndr). L'uso dei missili dell'Alleanza (NATO, ndr) in questo modo può ora essere qualificato come un attacco da parte dei paesi del blocco contro la Russia. In questo caso sorge il diritto di reagire con armi di distruzione di massa contro Kiev e le principali installazioni della NATO, ovunque si trovino. E questa è già la Terza Guerra Mondiale". Infine: "Forse il vecchio Biden ha davvero deciso di morire con grazia, portando con sé una parte significativa dell'umanità", dice.

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