Rimprovera un bimbo che gioca nel negozio: "Puoi farti male". E il padre lo prende a pugni

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Lenny Santana stava lavorando nel negozio Cisalfa Sport di Trento come promoter quando ha notato un bimbo che giocava con gli attrezzi per la ginnastica e lo ha richiamato: "Ora mi ritrovo con due punti in testa"

 "Puoi farti male". E il padre lo prende a pugni

È finito al Pronto Soccorso Lenny Santana, insegnante di zumba e digital creator di discreta notorietà sui social che, domenica 20 aprile, è stato aggredito dal papà di un bambino mentre lavorava come promoter per un brand di articoli sportivi nel negozio Cisalfa Sport di Trento. "Grazie a Dio me la sono cavata, si fa per dire, con tre giorni di prognosi e due punti di sutura in testa", racconta l'uomo in un'intervista al Corriere della Sera, annunciando che sporgerà denuncia contro il genitore del minore.

L'aggressione

L'episodio risale a ieri mattina. Santana era in servizio come promoter per un’agenzia di Milano "che recluta persone per pubblicizzare determinati marchi" quando ha notato un bambino che "saltava in mezzo agli attrezzi per la ginnastica". "Gli sono andato incontro e gli ho detto di prestare attenzione perché rischiava di farsi male. - spiega il promoter - Gli ho chiesto poi dove fossero i suoi genitori invitandolo a raggiungerli e poco dopo il padre mi è venuto incontro". Tanto sarebbe bastato a scatenare la reazione del genitore: "Il padre del bimbo mi ha rimproverato dicendo che non potevo parlare così a suo figlio. Alla mia replica che, se lui ci fosse stato, non avrei parlato al bambino ma direttamente a lui, si è risentito insinuando che gli avessi dato del cattivo genitore. Ha quindi iniziato ad insultarmi nella sua lingua, al che gli ho chiesto di parlare in italiano o in una lingua a me comprensibile". La situazione sarebbe poi degenerata, culminando con una vera e propria aggressione fisica: "Lui ha cominciato a spintonarmi e a darmi pugni facendomi sanguinare un po’ ovunque, per fortuna poco dopo sono arrivate l’ambulanza e la polizia".

La denuncia

L'intervento della polizia non è bastato a placare gli animi. "Il padre del bambino, che non ha neanche un graffio, ha pensato bene di andare in ospedale a farsi visitare. - puntualizza il promoter - Ci tengo però a precisare che io, durante l’aggressione, ero tenuto fermo da alcune persone che non potevo vedere e che mi hanno impedito di difendermi".

A causa delle ferite riportate, Santana è stato costretto a disdire alcuni impegni di lavoro: "Per tre giorni non potrò fare l’istruttore di zumba in diverse palestre trentine dove ho dovuto annullare decine di lezioni". Quanto all'aggressione, intende procedere per vie legali: "Domani andrò in questura col mio avvocato e sporgerò denuncia".

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