Rivoluzione nella moda: valzer dei direttori creativi e ricerca di una nuova visione

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ll 23 ottobre a Firenze l'evento del Giornale sullo stile italiano - La moda è in fermento: cambi di poltrone tra i grandi stilisti e marchi di lusso cercano nuove direzioni. Crisi del settore o caccia a una nuova la visione creativa: ecco cosa succede

 valzer dei direttori creativi e ricerca di una nuova visione

Spesso ci interroghiamo sul perché anche quando le multinazionali della moda si assicurano un brand italiano, creatività e produzione restano nei luoghi d’origine. Non è una questione di diritti dei lavoratori o di garanzie pretese dai governi di Roma, è perché dietro la bellezza italian style c’è una storia, una vocazione, un destino, un incrocio di condizioni irripetibili in altre latitudini. Ma il lusso, l’arte, la cultura vanno coltivati e arricchiti. A maggior ragione in un contesto che vede per la prima volta registrare segnali di stanchezza nel settore che ha dato i natali al Made in Italy. Perché la moda non è un lusso, è una macroregione nell’immaginario italiano e globale. Di questo e tanto altro si parlerà nell'evento "La moda non è un lusso" si terrà a Firenze presso Palazzo Pucci il 23 ottobre alle ore 9. Al link di seguito è possibile iscriversi gratuitamente per partecipare all'evento: https://shorturl.at/BVeUl

Avete presente il valzer degli allenatori? Ecco se fossimo in periodo di calciomercato si parlerebbe di rivoluzione, ma non è che la moda in questi ultimi tempi abbia scherzato. Guardate qui la cronaca di una stagione estate-autunno movimentata, e in ordine sparso: Veronica Leoni arriva a Calvin Klein, Virginie Viard lascia Chanel, Peter Hawkins abbandona Tom Ford, Haider Ackerman entra in Tom Ford, Andrea Incontri esce da Benetton, Glen Martens molla Y Project, Sarah Burton (la storica firma di McQueen) approda da Givenchy, Hedi Silmane saluta Celine, Michael Rider si sposta da Celine, Filippo Grazioli dà l’addio a Missoni, Alberto Caliri lo sostituisce da Missoni, Lorenzo Serafini va da Alberta Ferretti dove Alberta Ferretti aveva lasciato se stessa.

evento il giornale moda firenze

Come dire: sembra quasi diventato di moda (e ce ne sarebbero altri). Ma che cosa è successo? Qualcuno dice che la crisi del settore del lusso stia portando i grandi marchi alla ricerca di qualcosa di nuovo, altri invece ribaltano il concetto: ai vertici delle grandi firme manca la Visione, e allora i creativi la cercano da qualche altra parte.

Forse è solo un momento, forse la rivoluzione social che ha colpito anche la moda ha portato chi disegna a voler essere più indipendente nelle sue scelte, dimenticandosi che la Storia del fashion, soprattutto quando è di lunga data, si può correggere ma non stravolgere. Modernità nella tradizione, un sentiero davvero difficile, a meno di non lavorare in proprio o comunque in un mondo più alternativo.

Sta di fatto che i cambi di passerelle non sembrano volersi arrestare e qualcuno direbbe che, in fondo, se non si posso cacciare modelli a modellisti, alla fine a farne le spese è quello che sta sopra. Insomma: paga sempre l’allenatore. Ma d’altronde, come diceva William Shakespeare, "la moda logora i vestiti molto più di quanto faccia un uomo". Figuriamoci uno stilista.

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L’evento è ad accesso libero fino ad esaurimento posti previa iscrizione al link: https://shorturl.at/BVeUl

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