Scoperto il numero primo più grande tra quelli conosciuti. Ecco perché è importante

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Si tratta di un numero formato da ben 41 milioni di cifre: a realizzare l'impresa un ex dipendente di Nvidia

Scoperto il numero primo più grande tra quelli conosciuti. Ecco perché è importante

Ha infranto un primato che durava da oltre sei anni, riuscendo a calcolare il più grande numero primo mai scoperto fino ad oggi: dobbiamo a Luke Durant, ex dipendente di Nvidia, l'impresa di aver trovato "(2^136,279,841)-1" (la cui designazione ufficiale è "M136279841"), numero formato da 41 milioni di cifre.

L'ex ingegnere software, che nello specifico non è un ricercatore, aveva deciso lo scorso anno di prendere parte alla Great Internet Mersenne Prime Search (Gimps), un progetto di calcolo globale che si avvale della partecipazione di numerosi collaboratori di tutto il mondo proprio con l'obiettivo di ricercare i più grandi numeri primi. Sfruttando le sconfinate possibilità di computo di migliaia di processori distribuiti in 24 datacenter e in ben 17 diverse nazioni, Durant è riuscito a compiere una straordinaria impresa, individuando un numero composto da 41 milioni di cifre che, per intenderci, occupa addirittura 40 megabyte in un semplice file di testo.

Per comprendere di cosa si tratta in parole semplici, i numeri primi sono interi positivi maggiori di uno e divisibili solo per se stessi e per uno: sono quindi, in sostanza, elementi fondamentali e basilari di calcolo dell'algebra, della geometria e della matematica applicata, a cui risultano strettamente connessi numerosissimi teoremi, corollari e ipotesi. Le prime ricerche in tal senso risalgono addirittura agli antichi Greci, nello specifico agli "Elementi" di Euclide, scritti attorno al 300 a.C.

Chiaro che oggi, grazie alle potenze di calcolo dei nuovi computer, senza considerare le possibilità ancora superiori di quelli quantistici, sia possibile puntare sempre più in alto verso cifre un tempo neppure immaginabili. Una categoria interessante è quella dei "numeri di Mersenne", che si esprimono nella formula 2n - 1, ed è proprio ad essi che si dedica il progetto Gimps, il cui padre è George Woltman: nata nel 1996, questa collaborazione ha consentito all'uomo di scoprire ben 16 grandi numeri primi . Al progetto possono contribuire tutti, semplicemente effettuando il download e l'installazione di un software realizzato ad hoc per il calcolo: per incentivare i ricercatori, agli autori delle scoperte viene corrisposto un premio in denaro.

Pure se può sembrare strano, questo genere di scoperte ha dei risvolti anche nella nostra vita quotidiana, ad esempio nell'ambito della crittografia.

E questo perché maggiore è la quantità di numeri primi complessi e più risulta difficile ai cybercriminali decriptare, solo per citare un esempio, le protezioni poste a baluardo delle nostre carte di credito/debito o delle email (pin e password). Proprio l'algoritmo Rsa utilizzato per proteggere i nostri dati sensibili sfrutta per l'appunto chiavi basate sui numeri primi: più sono grandi e complessi e maggiori sono le difficoltà di decriptazione.

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