20 Novembre 2024 10:41
Undici agenti di polizia penitenziaria di Trapani sono stati posti agli arresti domiciliari e 14 sono stati sospesi dal pubblico ufficio. Sono inoltre stati emessi decreti di perquisizioni, per un totale di 46 indagati.
Venticinque agenti di polizia penitenziaria, accusati a vario titolo e in concorso di tortura, abuso d'autorità contro detenuti del carcere Pietro Cerulli di Trapani, e falso ideologico, sono stati raggiunti da misure cautelari e interdittive: 11 di loro sono stati posti agli arresti domiciliari e 14 sono stati sospesi dal pubblico ufficio. Sono inoltre stati emessi decreti di perquisizioni, per un totale di 46 indagati.
Su richiesta della Procura, l'ordinanza del Gip di Trapani è stata eseguita dal nucleo investigativo regionale della polizia penitenziaria di Palermo, con l'ausilio di alcuni reparti territoriali coordinati dal nucleo investigativo centrale.
L'indagine condotta dal nucleo investigativo regionale di Palermo, coordinato dal nucleo investigativo centrale, è scattata nel 2021 dopo alcune denunce dei detenuti del penitenziario trapanese che avrebbero subito maltrattamenti in luoghi privi di telecamere, che una volta installate avrebbero registrato violenze reiterate da parte di agenti nei confronti di detenuti.
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