Non solo interessi economici, ma anche un grande amore per il nostro Paese. Il legame speciale del magnate Usa
Non chiederti cosa l’Italia può fare per Elon Musk ma cosa Elon Musk può fare per l’Italia. John Fitzgerald Kennedy ci perdonerà se prendiamo in prestito uno dei suoi più celebri discorsi attualizzandolo al nostro contesto politico ma, dopo le polemiche degli ultimi giorni in merito ai tweet di Musk sulla magistratura italiana, con l’avvicinarsi della formazione del nuovo governo Trump, dovremmo abituarci ad aver sempre di più a che fare con il patron di X. Piaccia o meno alla sinistra italiana, Elon Musk avrà un peso politico, economico, mediatico crescente e la sua figura può rappresentare un valore aggiunto per l’Italia e non un pericolo come alcuni sostengono. È curioso come molti dei suoi più accaniti critici nelle ultime ore siano gli stessi che fino a pochi anni fa lo elogiavano definendolo un visionario e un imprenditore geniale ma, dopo aver reso pubbliche le sue simpatie repubblicane e appoggiato Donald Trump, è improvvisamente diventato una minaccia.
In realtà il legame speciale che Musk ha instaurato con l’Italia rappresenta un’opportunità se saremo in grado di sfruttarla sia da un punto di vista politico sia economico. Musk ha un debole per il nostro paese, è affascinato dalla storia italiana e in particolare dell’antica Roma, lo scorso anno si parlò dell’ipotesi di ospitare un combattimento tra lui e il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg al Colosseo rifacendosi alle lotte dei gladiatori ma non se ne fece nulla. Tra i temi che più stanno a cuore a Musk c’è l’inverno demografico e, riferendosi al nostro basso tasso di natalità, già qualche mese fa aveva affermato che “la natalità è un problema globale, in Italia dovete fare figli”.
L’aspetto però più interessante per l’Italia è il rapporto che il patron di X ha instaurato nell’ultimo anno con Giorgia Meloni non solo incontrandola a Palazzo Chigi e partecipando ad Atreju ma anche premiandola all’Atlantic Council. Questo legame con il presidente del Consiglio rappresenta un’importante sponda politica nel nuovo governo americano e una credenziale di primo piano che la Meloni può vantare anche nel rapporto istituzionale che instaurerà con Donald Trump.
Oltre al fattore politico ci sono anche le opportunità imprenditoriali, non bisogna dimenticare che Elon Musk è l’uomo più ricco del mondo con interessi in settori in forte crescita. Anzitutto la possibilità di investimenti nel settore delle auto elettriche con Tesla, in un momento di forte crisi dell’automotive in cui si discute della necessità di aprire gigafactory per la produzione delle batterie e di nuovi stabilimenti europei per l’assemblaggio di auto elettriche, un investitore americano sarebbe senza dubbio più auspicabile rispetto ad attori cinesi.
C’è poi la rete internet satellitare Starlink che potrebbe essere un utile strumento per portare la connessione nelle aree interne o dove ancora oggi non arriva, il progetto dell’azienda di Musk Space X è inoltre utile nelle situazioni di emergenza come testimonia il suo utilizzo negli Stati Uniti durante gli uragani che avevano messo fuori uso la tradizionale linea internet. Per tutte queste ragioni avviare una campagna contro Elon Musk per alcune sue opinioni espresse ancor prima di avere un ruolo istituzionale, rischia di essere per controproducente per l’Italia.