Van der Meyde, l'ex Inter confessa: «Facevo uso di cocaina mentre mia figlia era in ospedale, pensavo di morire all'Everton»

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La carriera di Andy van der Meyde è stata costellata da grandi giocate in mezzo al campo, ma anche di eccessi nella sua vita privata. Il calciatore, che all'Inter fu una vera meteora non riuscendo a esprimere tutto il suo potenziale nonostante il suo grande talento, ha confessato i molti errori commessi nel corso della sua carriera soprattutto ai tempi dell'Everton.

Negli anni in cui vestiva la maglia del club inglese, infatti, van der Meyde ha iniziato a fare un forte uso di alcool e cocaina come ha svelato ai microfoni di Prime Video. «La mia carriera è finita quando sono andato all'Everton. Ho fatto un sacco di stronz*te, lì è crollato tutto. Mi sono costruito una seconda vita, tradivo mia moglie, ho lasciato i miei figli per un'altra. Non mi perdonerò mai ed è solo colpa mia. Uscivo tutte le sere a bere fino a quando l'alcool ha smesso di fare effetto. Allora sono passato alle droghe. Facevo uso di cocaina, non ero più me stesso».

L'ex calciatore ha poi aggiunto: «Ho iniziato ad avere problemi con l'allenatore e nel frattempo mia figlia era in ospedale. Una volta sono rimasto in piedi due notti consecutive per colpa della cocaina. Lì ho capito che dovevo fare qualcosa.

Ho chiamato il mio agente e gli ho detto che dovevo andare via altrimenti sarei morto».

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