Una nuova inchiesta condotta dalle Ong ambientaliste Bloom e Foodwatch ha rivelato risultati allarmanti sulla presenza di mercurio nel tonno in scatola venduto in vari Paesi europei, tra cui l'Italia. Su 148 scatolette testate da un laboratorio indipendente, è emerso che il 100% del campione risulta contaminato da mercurio e che oltre la metà (57%) supera il limite legale di 0,3 mg/kg applicato a diverse specie ittiche.
La ricerca
Su 148 scatolette testate da un laboratorio indipendente, è emerso che il 100% del campione risulta contaminato da mercurio. Una delle marche di tonno in scatola con i livelli più elevati di mercurio è risultata la francese Petit Navire, con una concentrazione di 3,9 mg/kg, oltre dieci volte il limite massimo consentito per altre specie. I risultati della ricerca riaprono così il dibattito sulla sicurezza dei prodotti ittici e sulla protezione dei consumatori europei, mettendo in evidenza un rischio particolarmente grave per lo sviluppo neurologico di bambini e feti, come sottolineano gli esperti. Oltre la metà dei campioni analizzati (57%) supera il limite legale di 0,3 mg/kg applicato a diverse specie ittiche.
La relazione dell’inchiesta denuncia come le lobby del settore e alcune autorità abbiano consapevolmente fissato limiti di mercurio più alti per il tonno, privilegiando l’economia della pesca industriale rispetto alla salute dei consumatori. «Questa soglia ‘accettabile’ di mercurio è stata stabilita per sostenere la commercializzazione del tonno – tre volte più alta di quella prevista per altre specie come il merluzzo – senza giustificazioni sanitarie», si legge nel rapporto. Le Ong sostengono che il limite di mercurio nel tonno non sia stato fissato per tutelare la salute, ma per rendere commerciabile il prodotto nella quasi totalità dei casi. «Per definire i livelli massimi di mercurio nel tonno non viene utilizzato alcun metodo che tenga conto delle conseguenze sulla salute di adulti e bambini. Le autorità pubbliche europee scelgono un approccio in totale contrasto con il dovere di tutela della salute pubblica: partono dalla reale contaminazione da mercurio del tonno per stabilire una soglia che ne garantisca la commercializzazione al 95%».
Una delle marche di tonno in scatola con i livelli più elevati di mercurio è risultata la francese Petit Navire, con una concentrazione di 3,9 mg/kg, oltre dieci volte il limite massimo consentito per altre specie. I risultati della ricerca riaprono così il dibattito sulla sicurezza dei prodotti ittici e sulla protezione dei consumatori europei, mettendo in evidenza un rischio particolarmente grave per lo sviluppo neurologico di bambini e feti, come sottolineano gli esperti.