Le alluvioni che hanno distutto Valencia e la zona occidentale della Spagna. L'evento è considerato una delle catastrofi peggiori nella storia recente della comunità. Tra le drammatiche conseguenze: 105 morti, 120mila sfollati, decine e decine di dispersi e, secondo gli ultimi video postati dall'influencer spagnola Ana Moya Calzado, le terribili condizioni del suo giardino.
Polemiche su Ana Moya Calzado
In una storia su Instagram, la donna ha mostrato i danni subiti dalla sua abitazione, commentando: «Guardate com’è tutto il terreno, tutto il giardino, insomma è tutto coperto di foglie! E la cosa peggiore è che il cesto è caduto, e il cesto pesa tantissimo (…) È caduto completamente». Certo, in un clima di tristezza e agitazione, apprendere della caduta del vaso in giardino è stato emotivamente destabilizzante, tanto da pensare che condividere questa preoccupazione sui social potesse essere una buona idea per attirare l'empatia degli utenti. Ma non è andata esattamente così ed è stata sorpresa da un'ondata di reazioni critiche. L’influencer Alba Medina ha ironizzato su X: «Ana Moya e la definizione di vita in un universo parallelo». Anche Alberto Ardila, giornalista, ha espresso la propria disapprovazione: «Come giornalista, la migliore autocritica che puoi fare è rimpiangere di aver trasformato influencer come Ana Moya in un riferimento per qualcosa».
Un altro utente, con tono sarcastico, ha commentato: «Da qui voglio inviare molta forza ad Ana Moya, ancora un po' e non ne uscirà più».
Lo sdegno è stato riassunto da Juan Rodríguez, che ha scritto: «Sono morte più di 90 persone e molte altre sono scomparse, ma Ana Moya ha condiviso con i suoi follower che DANA ha lasciato delle foglie nel suo giardino e ha spostato le sue amache. Gli influencer dimostrano (di nuovo) di vivere a una distanza inimmaginabile dalla realtà».
Successivamente, però, Ana Moya ha cercato di mostrare il proprio sostegno alle vittime del fenomeno climatico DANA, cercando di arginare l'eco della sua infelice pubblicazione sui social con una storia dedicata alle persone scomparse durante la calamità: «Mio Dio, mio Dio. Non voglio immaginare l'angoscia di tanti genitori, figli, fratelli... di non trovare i propri cari e di non poter fare altro che aspettare. Ci penso e mi dà tutto… spero che la maggior parte di loro lo sia perché si è spento il telefono, perché l’hanno perso o perché non hanno rete, e non per qualcosa di molto peggio». Un post che, reso pubblico con questi presupposti, èapparso come una presa in giro e non ha sortito reazioni positive. Nonostante il tentativo di solidarietà, molti utenti dei social network hanno continuato a criticare la risposta di Ana Moya come un esempio della disconnessione di alcuni influencer dalla realtà drammatica che ha colpito la Comunità Valenciana.