Esplosioni e colpi di arma da fuoco. I terroristi ripresi dalle telecamere di videosorveglianza arrivano in taxi armati di fucili automatici. C’è anche una ragazza, jeans, sneakers e maglia chiara, che si guarda intorno e prende la mira. Spietata. Causano un’esplosione, poi superano i tornelli, entrano nell’edificio sede di uno dei fiori all’occhiello dell’industria aerospaziale militare turca. La Turchia ieri è ripiombata nell’incubo dell’emergenza terrorismo. «Ad agire è stato il Pkk» dice il governo. Il bilancio della strage dei terroristi, due uomini e una donna si è detto inizialmente, dentro l’industria aerospaziale Tai, che in passato ha anche collaborato al programma di produzione degli F-16 e che è all’avanguardia nella realizzazione di droni militari e del Kaan, il primo aereo da combattimento nazionale, lo fa nel tardo pomeriggio il presidente Erdogan.
PISTE
Si trova a Kazan, in Russia, al vertice dei paesi Brics. E spiega: «Nessun gruppo terroristico o “asse del male” sarà in grado di raggiungere i propri obiettivi. Qualsiasi “mano sporca” verrà spezzata. Abbiamo 4 vittime e 14 feriti. Condanno questo atroce attacco». Dopo qualche ora i numeri cambiano: le vittime sono cinque e i feriti 22, di cui tre molto gravi. Più nel dettaglio: quattro morti sono impiegati dell’azienda, il quinto è un tassista. Sette dei feriti sono uomini delle forze speciali. C’è incertezza sul numero dei terroristi: i media hanno parlato di tre (due uomini e una donna), ma il governo ha sempre spiegato di avere neutralizzato «due terroristi», senza dire nulla di un eventuale terzo. Il ministro dell’Interno, Ali Yerlikaya, conferma: «Nel distretto di Kahramankazan ad Ankara, c'è stato un attacco terroristico alla Tai, il fiore all’occhiello della nostra industria della difesa. Non appena abbiamo ricevuto la notizia, la nostra gendarmeria e le unità di sicurezza sono arrivate qui. Due terroristi, un uomo e una donna, sono stati neutralizzati». Per ragioni di sicurezza il governo turco, poco dopo l’inizio dell’assalto, ha bloccato i social e un giudice ha vietato diffusione di immagini e ordinato di diffondere solo notizie ufficiali. Ma ciò che si sa, anche alla luce dell’arrivo delle squadre speciali, è che uno dei tre terroristi è rimasto a lungo all’interno del complesso con 11 ostaggi che sono poi stati liberati. L’inviato di Al Jazeera: «Ci sono notizie secondo cui gli aggressori che si sono infiltrati hanno preso in ostaggio alcuni lavoratori: 15.000 persone lavorano nel campus aziendale di Kahramankazan». Una foto, in particolare, mostra undici persone appoggiate al muro, sedute per terra, spaventate.
Sostanzialmente le piste sulle organizzazioni terroristiche sono due. La prima guarda al Pkk, il partito curdo dei lavoratori, che ha colpito l’ultima volta un anno fa con un attacco a una stazione di polizia ad Ankara: nei giorni scorsi è trapelato che il suo leader, Ocalan, avrebbe dichiarato la «fine del terrorismo». Ma nel gennaio scorso ha agito in Turchia anche l’Isis-K, propaggine dello Stato islamico, con un attentato in una chiesa cattolica a Istanbul. Nelle settimane successive le forze di sicurezza hanno arrestato centinaia di militanti dell’Isis-K. In serata però arriva la dichiarazione del Ministero della Difesa che spazza via ogni dubbio: «C’è il Pkk dietro all’assalto, avrà la punizione che merita». Altro tassello per comprendere ciò che è successo ieri: a Istanbul si sta svolgendo una importante fiera dell’industria aerospaziale e della difesa.
IL PIANO
Il sanguinoso attacco alla Tai appare ben pianificato: è avvenuto mentre Erdogan era in Russia all’evento internazionale dei Brics e proprio mentre la Turchia ospitava delegazioni internazionali che si occupano di Difesa. Inoltre i tre terroristi hanno mostrato di conoscere bene la mappa, le entrate, la conformazione del complesso industriale. Non hanno improvvisato.
Ma come è avvenuto l’attacco? Sono le 15.26 (ora locale) quando una telecamera da un parcheggio coglie l’attimo in cui sullo sfondo, all’entrata della Turkish Aerospace Industries, avviene una potente esplosione. Racconta Cnn Turk: «I terroristi sono arrivati al cancello di guardia della struttura, hanno fatto esplodere il veicolo e sono entrati durante un conflitto armato». Il trio ha raggiunto l’ingresso dello stabilimento in taxi. «Hanno attaccato durante il cambio di turno» rivela l’emittente turca Ntv. C’è anche chi parla di «attentato suicida». Dunque, mentre le guardie tentano di fermare l’assalto, due terroristi si fanno strada a colpi di arma da fuoco. Sono a volto scoperto. Uno è vestito di nero e imbraccia un fucile automatico. C’è un primo piano nel video delle telecamere di sorveglianza mentre supera i tornelli: appare molto giovane. C’è poi la ragazza che prima di entrare si guarda intorno e spara. Entrambi hanno due zaini a testa, forse portano altre armi ed esplosivi. Lo scambio di colpi di arma da fuoco, probabilmente con la vigilanza è proseguito anche all’interno. Il personale corre nei rifugi per mettersi in salvo. Dopo quattro ore l’annuncio che due terroristi sono stati neutralizzati dalle forze speciali.
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