Giudici ed Europa contro le forze dell’ordine, parola a Daniele Capezzone
Cosa accade tra le stanze damascate dei palazzi della politica? Cosa si sussurrano i deputati tra un caffè e l'altro? A Roma non ci sono segreti, soprattutto a La Buvette. Un podcast settimanale per raccontare tutti i retroscena della politica. Gli accordi, i tradimenti e le giravolte dei leader fino ai più piccoli dei parlamentari, pronti a tutto pur di non perdere il privilegio, la poltrona. Il potere. Ognuno gioca la propria partita, ma non tutti riescono a vincerla. A salvarsi saranno davvero in pochi, soprattutto dopo il taglio delle poltrone. Il gioco preferito? Fare fuori "l'altro". Il parlamento è il nuovo Squid Game.
Cari amici de La Buvette, sapete cosa è l’Ecri? È la “famosissima” (ovviamente si fa per dire) commissione contro il razzismo e l'intolleranza del Consiglio d'Europa. Sì, esiste pure una commissione del genere. Si tratta di un’organizzazione internazionale (non governativa) con sede a Strasburgo e con il compito di vigilare sui Paesi membri. Compresa l’Italia. Ebbene, secondo l’Ecri le nostre forze dell’ordine sono razziste. Non solo, l’organizzazione alza la posta e punta il dito anche contro la politica. Dalle parti di Strasburgo si dicono “seriamente preoccupati” perché negli ultimi anni il discorso pubblico italiano è diventato "sempre più xenofobo". Poi rimartellano contro i nostri agenti accusati di essere “intolleranti” soprattutto con i rom e gli extracomunitari. In questa puntata affrontiamo il tema con Daniele Capezzone, a lui il microfono!
“Quello che mi colpisce di più è l’automatismo, l’automaticità meccanica con cui da sinistra partono campagne di denigrazione contro i poliziotti. Quando sono arrivato a Milano, la prima cosa che ho chiesto alla polizia è stata quella di passare una notte su una volante. Sono stato sette ore con gli agenti e per 1200, 1300 euro al mese non si divertono affatto eh. Tutti quelli che parlano e straparlano di queste cose li inviterei a farsi una notte con gli agenti della polizia e dopo ne riparliamo…”
Non solo la “commissione” europea va all’attacco delle nostre divise, ma anche i giudici. Ricordate gli studenti manganellati a Pisa durante il corteo per la Palestina? In quel caso i poliziotti caricarono gli studenti (per nulla remissivi e pacifici) e, per questo, sono stati indagati ben 10 agenti. In che mondo viviamo?
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“Lo dico con molta franchezza, a me già non piacque la campagna che fu montata da subito contro la polizia.
Per carità, bisogna sempre verificare, è sempre possibile che anche un agente sbagli o abbia sbagliato, però alcune immagini mi davano la sensazione di cariche da parte dei manifestanti. Di scudi sottratti, di provocazioni costanti nei confronti della polizia. Raccontare solo un pezzettino e non guardare l’insieme significa mistificare”.