Dopo il silenzio stampa di ieri sera, eccola finalemente Kamala Harris, nel suo discorso dopo la sconfitta contro Donald Trump nella corsa alla Casa Bianca come 47° presidente degli Stati Uniti.
«Lasciatemi dire che il mio cuore è pieno di gratitudine per la fiducia che avete riposto in me, pieno di amore per il nostro paese. Il risultato di questa elezione non è quello che volevamo, non è quello per cui abbiamo lottato ma ascoltatemi quando vi dico che la luce della promessa dell'America splenderà sempre».
Ringrazia tutti la Harris, il suo team, le persone che l'hanno votata. In particolare ringrazia, ovviamente, il presidente Joe Biden.
«Sono davvero orgogliosa per la corsa che abbiamo fatto e come abbiamo partecipato alla corsa in tutti i 106 giorni della campanga.
Abbiamo creato una coalizione, persone da ogni background, persone unite dall'amore per il nostro paese. Lo abbiamo fatto con la consapevolezza che ci accomuna molto più di quanto pensiamo».
La telefonata a Donald Trump
«So che stiamo tutti provando tante sensazioni contrastanti, ma dobbiamo accettare il risultato di questa elezione. Ho già telefonato Trump e ci impegneremo in questo trasferimento di potere in maniera pacifica». Poi la stoccata al rivale, in memoria dell'assalto al Campidoglio scaturito da Trump dopo la sconfitta con Biden. «Un principio fondamentale della nostra Costituzione, fondande della democrazia, è accettare la sconfitta. Noi dobbiamo la lealtà non a un presidente o a un partito ma alla Costituzione».
Non cedo alla lotta per i diritti
Un atteggiamento equo e corretto quello della Harris che accetta la sconfitta, «ma non concedo la sconfitta alla lotta per la libertà, per le opportunità, per la giustizia e la dignità di tutte le persone. Questa lotta non la concederò mai, non smetterò di lottare per un futuro in cui gli americani possano essere liberi e le donne americane possano scegliere liberamente cosa fare per il proprio corpo».
Torna quindi a battere sui temi della sua campagna elettorale che, anche se tradita proprio dalle donne americane, non smetterà di perseguire. «Non smetteremo mai di combattere per non avere violenza nelle nostre strade. America non smetteremo di lottare per la democraiza, lo stato di diritto e la consapevolezza sacra che chiunqe siamo, tutti abbiamo diritti e doveri fondamentali che vanno rispettati».
L'appello ai giovani
«Ai giovani che ci stanno guardando, va bene sentirsi tristi e delusi, ma sapete che cosa non è ok? Arrendersi. Ho sempre detto durante la campagna, “Se lotteremo vinceremo”, ma alle volte la lotta ha bisogno di più tempo, ma non vuol dire che non vinceremo. L'importante è non arrendersi mai. Non fermatevi se qualcuno vi dice che qualcosa è impossibile se non è mai stata fatta prima. Avete la capacità di fare cose straordinarie nel mondo. Non disperate, questo non è il momento per alzare le braccia all'aria, è il momento di rimboccarci le maniche, è il momento di rimanere impegnati, proprio per la libertà e la giustizia e il futuro che tutti sappiamo di poter costruire insieme».
Poi la conclusione. «Solo quando è abbastanza buio si possono vedere le stelle. So che sentite che stiamo entrando in un'età oscura, ma l'America ci lascerà vedere il cielo con la luce di miliardi di stelle fulgide. Dio benedica gli Stati Uniti d'America».