Elon Musk partecipa e interviene alla telefonata tra Trump e Zelensky: ribadito aiuto all'Ucraina con Starlink

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C'era anche lui, Elon Musk, durante la telefonata intercorsa tra il neopresidente eletto Donald Trump e il leader ucraino Volodymyr Zelensky

Telefonata Trump-Zelensky: era presente anche Musk

Il CEO di Tesla, l'uomo più ricco del mondo, vicinissimo al tycoon che ha appena vinto le presidenziali americane, ha partecipato alla conversazione telefonica fra Trump e Zelensky. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali la telefonata è durata 25 minuti e Musk avrebbe detto che continuerà a sostenere l'Ucraina con Starlink.

Secondo il sito, la notizia indica innanzitutto quanto sarà influente Musk nella seconda Amministrazione Trump, ma alimenta anche i dubbi sull'approccio che il presidente eletto avrà riguardo la guerra in Ucraina, che molti ritengono maggiormente incline verso le posizioni di Mosca.

Secondo le fonti, dopo che Zelensky si è congratulato con Trump, il presidente eletto ha affermato che sosterrà l'Ucraina, ma non è entrato nei dettagli. Una delle due fonti ha precisato che Zelensky ha ritenuto positivo il fatto che la chiamata sia avvenuta così presto dopo la vittoria elettorale. Per il presidente ucraino la telefonata è andata bene, mentre Musk - dal canto suo - è intervenuto per annunciare che continuerà a sostenere l'Ucraina tramite i suoi satelliti Starlink.

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Musk: «Il tempo dei guerrafondai è finito»

Molto più che il collaboratore visionario che avevamo visto fin qua.

Musk partecipa alle decisioni politiche di primo piano del neoeletto presidente. 

«Le uccisioni insensate finiranno presto. Il tempo per gli speculatori guerrafondai è scaduto», ha scritto su X rispondendo ad un utente. 

E visto che ha partecipato a questa importante telefonata non si può dubitare del ruolo che ha assunto.  Durante la chiamata, scrive Axios, si è parlato dei satelliti Starlink. Starlink è stata fondamentale per lo sforzo bellico dell'Ucraina.

Zelensky ha incontrato Trump a settembre a New York, dove hanno discusso della guerra con la Russia e di un possibile percorso diplomatico per porvi fine.

Secondo tre fonti a conoscenza dell'incontro, Trump avrebbe detto a Zelensky che non avrebbe abbandonato l'Ucraina, ma che voleva dare una possibilità alla diplomazia.

Tra i presenti a quell'incontro c'era l'ex ambasciatore statunitense in Germania Richard Grenell, in pole per diventare segretario di Stato o per un altro incarico di alto livello che avrà a che fare con Kiev. 
Dopo l'incontro di New York, i consiglieri di Zelensky hanno mantenuto aperto un canale di comunicazione con i collaboratori di Trump che ora è diventato presidente. 

Della telefonata Zelensky aveva detto che era stata «eccellente». «Una leadership statunitense forte e incrollabile è fondamentale per il mondo e per una pace giusta», aveva aggiunto sottolineando che lui e Trump hanno concordato di mantenere uno stretto dialogo.


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Nonostante siano diffidenti nei confronti di potenziali colloqui di pace, scrive Axios che gli ucraini sarebbero ottimisti sulle decisioni della prossima amministrazione Trump. 

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