Gino, chi è il "compagno" di Ilaria Salis arrestato a Parigi: è accusato di aggressioni. L'eurodeputata: «

2 giorni fa 2

Rexino Arzaj, detto “Gino”, è stato arrestato in Francia dove era latitante. Accusato di essere complice di Ilaria Salis nei fatti avvenuti a margine delle contro-manifestazioni antifasciste alla "Giornata dell'Onore" neonazista a Budapest nel febbraio del 2023. Ora si trova nel carcere di Fresnes, alle porte di Parigi. I giudici francesi devono decidere se estradarlo o meno in Ungheria, che aveva emanato un mandato d’arresto europeo.

La difesa di Ilaria Salis

Su X l'eurodeputata Ilaria Salis ha scritto: "Gino è arrivato in Italia quando aveva tre anni, dove ha avuto residenza regolare e continuativa per più di vent'anni. Eppure, per colpa del razzismo sistemico del nostro Paese, gli è stata negata la cittadinanza, con il pretesto di alcune segnalazioni di polizia per il suo generoso impegno come attivista nei movimenti", scrive Salis.

"Gino per me è un compagno, un amico e un fratello. Tuttavia, la solidarietà non è solo una questione umana e personale, ma anche e soprattutto politica. Ancora una volta il tiranno Orban prova a calpestare i valori dell'antifascismo e dello stato di diritto. La mia vicenda dimostra chiaramente che, per Gino e per tutti gli antifascisti, in Ungheria non è possibile aspettarsi né un processo giusto né una detenzione che rispetti i diritti fondamentali. Auspico che la stessa energia collettiva che è stata in grado di liberarmi e riportarmi a casa possa incidere sulla realtà anche questa volta", conclude l'eurodeputata.

L'immunità di Ilaria Salis

L’Ungheria ha chiesto formalmente all’Europarlamento di revocare l’immunità alla deputata italiana. Lei ha chiesto che venga respinta, sostenendo di essere vittima di un processo politico in cui la sentenza è già scritta. Se anche la Francia dovesse ritenere fondate, o comunque legittime, le accuse ungheresi tanto da acconsentire all'estradizione di Arzaj, allora per i parlamentari europei potrebbe essere più difficile difendere in Parlamento la collega Salis. 

Leggi tutto