Ogni 25 Ottobre si celebra la Giornata Mondiale della Pasta, un alimento completo e sano, protagonista della dieta mediterranea.
Questa celebrazione è nata a partire dal 1998 e diventa ogni anno l’occasione per rimarcare i benefici di questo alimento diventato patrimonio dell’Unesco e simbolo di convivialità e italianità all’estero. Molti sono i formati e le specialità di pasta che sono in grado di soddisfare i gusti e i bisogni nutrizionali di tutti.
Tutti i benefici della pasta
È un alimento che consente di fare il pieno di carboidrati meno di altri alimenti come patate e pane bianco tanto da consentire di mantenere l’indice glicemico non molto alto. Consigliata anche a chi soffre di diabete e di picchi glicemici. Mangiata come pasto principale dona un senso di sazietà inedita che non permette di lasciarsi tentare dalle tentazioni di snack o dolci a metà giornata.
In particolare la cottura al dente risulta facilmente digeribile a livello intestinale. Grazie al rilascio di triptofano la pasta dona uno stato di benessere e relax.
Quante calorie contengono 100 grammi di pasta
Mediamente ogni 100 grammi di pasta di semola è fonte di 350 calorie di cui 86-88% glucidi, 12-13% proteine, 1% lipidi, acidi grassi essenziali e vitamine liposolubili.
I principali FALSI miti sulla pasta
Attorno a questo alimento vi sono dei falsi miti che scopriamo insieme:
1. Fa ingrassare
È vero che la pasta apporta calorie ma consumata come pasto principale ci fornisce tutta l’energia che ci permette di affrontare al meglio gli impegni della giornata. Mangiata con regolarità e in porzioni moderate e soprattutto accompagnata a condimenti non grassi permette di mantenersi in linea;
2. A cena fa male
Può essere consumata sia a pranzo che a cena. Favorendo la sintesi di serotonina, l’ormone del benessere a fine giornata è in grado di donarci un senso di rilassamento inedito che è in grado di facilitare il sonno;
3. Apporta solo carboidrati
Oltre ai carboidrati è anche fonte di proteine (circa il 13%). Il suo consumo permette di rigenerare il glicogeno muscolare, la riserva di energia che il nostro corpo immagazzina e che viene perso con lo sforzo fisico;
4. Non va mangiata se si soffre di diabete
La pasta di semola ha un indice glicemico medio che può essere ridotto accompagnandola a condimenti ricchi di proteine e fibre come ad esempio le verdure che contribuiscono ad assorbire al meglio gli zuccheri. Inoltre il segreto è cucinarla al dente perché le cotture troppo prolungate innalzano l’indice glicemico rendendo gli amidi facilmente assimilabili. Gli spaghetti sono il formato ideale per i diabetici;
5. Integrale è da preferire
La scelta della tipologia di pasta dipende dal fabbisogno nutrizionale di ogni persona che può essere differente.
Tuttavia la pasta integrale contiene più fibre e più sostanze nutritive. Risulta più digeribile oltre a donare un immediato senso di sazietà. Se non si hanno particolari esigenze nutrizionali l’ideale per alternare le varie tipologie.