Una morte assurda. Giulia Manfrini, surfista e influencer, è deceduta dopo essere stata trafitta da un pesce spada mentre si stava allenando alle isole Mentawai, nell'oceano Pacifico. È successo venerdì.
La polizia di Siberut ha raccontato i dettagli del tragico incidente. La giovane dopo essere stata colpita dal pesce ha provato a chiedere aiuto agitando le mani. Due testimoni, Alexandre Ribas e Massimo Ferro, sono riusciti a riportarla a riva e poi nel Centro sanitario Pei Pei Pasakiat Taileleu. Le ferite riportate da Manfrini però erano troppo gravi. È morta in ospedale poco più tardi.
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Cosa è successo
Secondo quanto riferito dal capo ad interim dell'Agenzia regionale per la gestione dei disastri delle Isole Mentawai, Lahmudin Siregar, l'incidente è avvenuto mentre Manfrini era a caccia di onde ieri mattina nelle acque dell'isola di Pulau Masokut. «Improvvisamente, un pesce spada è saltato verso Manfrini e l'ha colpita al petto», ha raccontato citato dall'agenzia indonesiana Antara.
Secondo le informazioni ottenute dalla polizia, Manfrini ha chiesto aiuto a due persone sul posto, che l'agenzia indonesiana identifica come Alexandre Ribas e Massimo Ferro. I due hanno rapidamente prestato i primi soccorsi e l'hanno portata al centro medico Pei Pei Pasakiat Taileleu, ma non c'è stato nulla da fare per la donna.
Chi era Giulia Manfrini
Giulia Manfrini aveva 36 anni ed era originaria del Piemonte. Molto conosciuta nella comunità dei surfisti italiani e seguitissima sui social, da qualche anno aveva lasciato l'Italia e aveva fondato un’agenzia di viaggi che si occupa proprio di vacanze sportive in mare e sulla neve. Tantissimi i messaggi di cordoglio sul suo profilo Instagram. «Una notizia scioccante, riposa in pace Giulia», si legge. E ancora: «Il tuo sorriso non verrà dimenticato».
I precedenti
Non è la prima volta che accade un incidente del genere alle isole Mentawai. Lo scorso giugno ha perso la vita in circostanze analoghe il surfista americano Erick Robert Soreker. Anche lui era stato colpito da un pesce spada. Lo scorso dicembre invece l’italiano Alberto Marcon era stato attaccato da un pesce aguglia, un esemplare simile ma di dimensioni più ridotte rispetto al pesce spada, riuscendo fortunatamente a salvarsi nonostante le ferite riportate.