Nell'ultimo giorno del summit di Kazan, il presidente russo rivela i retroscena di due occasioni "sprecate" da parte ucraina, denunciando un "comportamento irrazionale" da parte di Kiev
Dal palco del summit dei Brics, Vladimir Putin avrebbe rivelato dettagli importanti su un'eventuale trattativa con Kiev, andata a vuoto più volte negli ultimi due anni. L'Ucraina si sarebbe già rivolta due volte a Mosca con proposte concrete, appoggiandosi sulla mediazione della Turchia. Tuttavia, i negoziati non avrebbero avuto seguito perché Volodymyr Zelensky e la sua squadra avrebbero abbandonato frettolosamente le proprie iniziative.
Il presidente russo ne ha parlato in un'intervista al programma 60 Minuti in onda su Russia-1. "I nostri partner turchi sono venuti più volte da noi con proposte per alcune iniziative, come hanno detto, da parte ucraina", ha detto il presidente russo, "ma quando abbiamo concordato, si è scoperto che la parte ucraina si era già rifiutata. Ciò è accaduto due volte". "Alla fine, dobbiamo capire se sono pronti o no e per cosa sono pronti", ha detto Putin, ribadendo di aver bisogno di tempo per un esame dettagliato delle proposte che sono arrivate dalla parte turca.
Putin ha tenuto a ribadire che la Russia non ha rinunciato ai contatti con l'Ucraina su alcune iniziative, ma in ogni caso qualsivoglia tipo di negoziato non comprometterà mai gli interessi russi. "Sulla possibilità di accordi con Kiev non ci siamo mai arresi. Siamo sempre partiti dal fatto che in ogni accordo devono essere rispettati gli interessi russi", ha sottolineato Putin, aggiungendo che un'altra condizione importante sarà il mantenimento degli accordi conclusi. Ma quali potrebbero essere i termini di questo accordo? E soprattutto, fin dove potrebbero spingersi le richieste di Putin oltre al prevedibile mantenimento dello status quo in Crimea e Donbass? È troppo presto per dire su cosa Russia e Ucraina potranno accordarsi: "Non vorrei entrare nei dettagli ora, perché non sono in corso colloqui dettagliati, mentre la parte avversa si arrende", "se si parla di un accordo su qualcosa, su cosa possiamo concordare, è semplicemente troppo presto anche solo per parlarne".
La Turchia ha ripetutamente assunto il ruolo di mediatore approvando le iniziative della parte ucraina, ha osservato il presidente russo, che ha riportato la notizia di un colloquio con gli "amici turchi".
Di recente si è, infatti, svolto a New York un evento delle Nazioni Unite in cui l'assistente di Erdogan, Ibrahim Kalin (portavoce del presidente turco fino al 2023, attualmente a capo della National Intelligence Agency) ha chiamato l'assistente presidenziale russo Yury Ushakov direttamente da New York, porgendo un'offerta a nome della parte ucraina, che sarebbe stata accettata, anche se il giorno dopo "il capo del regime ucraino" ha dichiarato in pubblico che non avrebbe tenuto alcun colloquio, ha spiegato Putin. Ecco perché ritiene che questo comportamento irrazionale da parte di Kiev, poiché "è difficile prevederlo ed è impossibile costruire piani su questa base", ha concluso il presidente russo.