Crescono i dubbi sulla legittimità della "rinoplastica in 30 minuti" dello studio di Marco Procopio, un intervento sponsorizzato sui social e che ha portato alla morte della 22enne Margaret Spada, per motivi ancora da chiarire. In quello stesso studio in cui, teoricamente, si sarebbero dovuti svolgere soltanto controlli e visite, pare ci siano state diverse operazioni chirurgiche. Maria Rita Misuraca, una giornalista sportiva di 25 anni, ha raccontato di essersi rivolta proprio alla struttura in via Cesare Pavese, a Roma, per «sistemare la punta del naso», e di avere avuto problemi dopo l'anestesia.
La testimonianza
«Anche io mi ero operata dal dottor Procopio per la rinoplastica in 30 minuti», scrive Maria Rita Misuraca nella didascalia della clip pubblicata sui social. La giovane spiega di aver letto della vicenda di Margaret Spada e di conoscere il medico che l'ha operata: «Anche io avevo visto dei video, su TikTok, quindi mi ero decisa a contattarlo». La 25enne avrebbe subito l'intervento nel 2023, e premette che il suo naso era già stato operato tre anni prima, «quindi dovevo fare una minima sistemazione alla punta».
Poi racconta di essersi recata allo studio: «Il medico mi dice che si può fare dopo quattro giorni, e una settimana dopo, non ricordo precisamente, vado lì per l'intervento. Però succede che nel momento in cui mi stendo sul lettino e mi inietta l'anestesia locale ho cominciato ad avere tremori, e la tachicardia, e lì per lì mi sono spaventata. Fortunatamente dopo 20 minuti si sono placati e non avevo più nulla».