«Il tavolo sull'automotive del 14 novembre si e concluso con l'impegno che entro il 16 dicembre» Stellantis «presenti un piano Italia convincente e sostenibile che preveda investimenti negli stabilimenti del nostro Paese. E abbiamo chiesto che l'impresa precisi quante risorse intende investire nel nostro paese, come intende sviluppare i contratti di sviluppo, garantendo la tutela dell'occupazione», oltre alla Gigafactory di Termoli e all'impegno di «destinare all'Italia la nuova piattaforma produttiva di veicoli di piccole dimensioni. Solo se ci saranno risposte convincenti sara possibile iniziare il confronto». Cosi il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso durante il question time alla Camera in merito alle iniziative a favore del comparto automobilistico.
In generale, «il fondo automotive da 200 milioni sara raddoppiato in questa finanziaria a 400 milioni e con i 240 milioni che abbiamo ricavato dai bilanci di precedenti residui si arriva quindi a 640 milioni di euro per il settore dell'automotive», ha aggiunto Urso. Inoltre, «Con i 500 milioni di euro destinati ai contratti di sviluppo per le aziende in transizione si arriva a un miliardo e 140 milioni di euro. Sono risorse significative e dimostrano la traiettoria della politica industriale del governo».
Per il settore automotive “il problema sta in Europa e nelle folli regole che ha imposto alle proprie imprese e al proprio lavoro”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel corso del question time alla Camera. “Ford ha intenzione di tagliare 4mila lavoratori in Europa, 3mila soltanto in Germania” mentre “Volkswagen ha già annunciato che chiuderà 3 dei 10 stabilimenti in Germania. Decine di migliaia di operai dipendenti, ingegneri, sono stati licenziati o saranno in procinto di essere licenziati nelle fabbriche europee”, ha ricordato il ministro, evidenziando che proprio per questo “abbiamo definito con il Governo ceco un position paper che modifica la traiettoria confermando gli obiettivi sempre più difficili, ambiziosi e sfidanti del 2035”. Il paper “sarà presentato il 28 novembre e ci auguriamo che sia condiviso”. Altrimenti, le aziende del settore auto potrebbero incorrere in multe fino a “15 miliardi di euro, un macigno che schianterebbe il settore dell'auto europea”, ha aggiunto il minsitro.