Il premier da Budapest esprime preoccupazione per la "caccia agli ebrei" di Amsterdam. Il re dei Paesi Bassi: "La scorsa notte abbiamo fallito di nuovo con la comunità ebraica"
I fatti di Amsterdam sono gravissimi, le immagini degli ebrei che scappano, gridando, dagli assalitori armati spranghe e coltelli sono destinate a lasciare il segno. Nella notte tra il 7 e l'8 novembre è stata scritta una pagina nerissima della storia europea, una ripetizione della Notte dei cristalli del novembre 1938, che non può che preoccupare i governi europei. "L'antisemitismo dilagante è inaccettabile e spaventoso ed è nostro dovere garantire piena sicurezza ai cittadini di religione ebraica", ha dichiarato Giorgia Meloni da Budapest, esprimendo al primo ministro olandese Dick Schoof profonda preoccupazione per l'aggressione subita dai tifosi israeliani ad Amsterdam.
L'Europa questa mattina si è svegliata all'interno di uno dei suoi incubi peggiori: quello che si diceva non dovesse accadere mai più si è purtroppo manifestato nel cuore del Continente, nella città che fu di Anna Frank, simbolo delle persecuzioni contro gli ebrei. "Questa mattina, siamo stati informati dai primo ministro Schoof per avere una panoramica completa della situazione. Condanno fermamente questi atti inaccettabili. L'antisemitismo non ha assolutamente posto in Europa e siamo determinati a combatterlo e a combattere tutte le forme di odio. Vogliamo che la vita e la cultura ebraica prosperino in Europa", sono state le parole di Ursula von der Leyen nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio europeo informale. Dello stesso tenore le dichiarazioni di Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, in conferenza stampa: "Voglio condannare fermamente gli terribili attacchi contro il popolo israeliano ed esprimere la mia solidarietà alle vittime. L'antisemitismo non è accettabile e siamo assolutamente impegnati a combattere questo attacco contro i nostri valori fondamentali e principi".
Il premier olandese Schoof ha sottolineato che "è stato un terribile attacco antisemita. Non lo tollereremo. Perseguiremo chi lo ha perpetrato. Mi vergogno profondamente del fatto che sia successo". Anche il re dei Paesi Bassi, Willem Alexander, è intervenuto sulla questione, chiamando personalmente il presidente israeliano Herzog e dicendosi "shoccato" per quanto avvenuto. "Non possiamo chiudere un occhio davanti al comportamento antisemita nelle nostre strade. La nostra storia ci ha insegnato come l'intimidazione vada di male in peggio, con conseguenze orribili", ha dichiarato il sovrano, che poi ha aggiunto: "Abbiamo deluso la comunità ebraica dei Paesi Bassi durante la Seconda Guerra mondiale, e la scorsa notte abbiamo fallito di nuovo".
Dall'Italia, il presidente del Senato Ignazio La Russa ha voluto ribadire che "la nostra vicinanza è totale.
Io lo dico a tutti senza accusare nessuno però su questo terreno bisogna stare attenti a misurare anche le parole perché siamo tutti sicuramente e sinceramente addolorati per quello che è successo ad Amsterdam però bisogna farsi tutti un esame di coscienza".