Michael Luciani muore 26enne, schianto con la moto a Chieti: un mese fa aveva inaugurato la sua pizzeria

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Lo scorso 8 settembre aveva inaugurato la sua pizzeria al Tricalle, ieri i sogni di Michael Luciani, 26 anni, si sono spenti per sempre: è morto nei pressi dello svincolo per la Colonnetta, lungo la Statale 656 dir, dopo aver perso il controllo della moto Yamaha forse a causa della pioggia, in curva, finendo sotto un guard rail. Erano da poco passate le 13 e la gravità dell’incidente non è sfuggita ai tanti automobilisti di passaggio dal momento, peraltro, che lo svincolo è stato subito chiuso. Sul posto sono intervenuti il 118, i vigili del fuoco e i carabinieri ma il giovane è morto durante il trasporto in ospedale, per lui non c’è stato nulla da fare. Michael era noto per “La pizzeria dello chef”, che aveva aperto in un clima di grande entusiasmo e partecipazione, presenti fra gli altri il vicesindaco Paolo De Cesare e l’assessore al commercio Manuel Pantalone, ma anche per aver giocato nella Es Chieti Calcio a 5 e per essere un tifoso neroverde della curva Volpi e oggi avrebbe sicuramente assistito al derby con il Teramo.

NEL 2018 L’ALTRO DOLORE

Un destino familiare tragico, il suo: il padre, Francesco, uno chef che aveva 50 anni, morì la sera del 20 aprile del 2018 in un frontale sul tratto a scorrimento veloce che passa dietro lo stadio Angelini, sotto la galleria, non lontano dal luogo in cui ieri è morto suo figlio. Era alla guida della sua Smart quando si vide piombare addosso, dalla direzione opposta, l’autocarro guidato da un marocchino che risultò avere un tasso alcolemico cinque volte superiore al limite di legge e che venne condannato a 4 anni per omicidio stradale. Quella tragedia aveva segnato Michael, la sorella Carola e la madre Teresa. Michael nel lavoro aveva intrapreso la strada di suo nonno e di suo padre, e a loro aveva dedicato il suo traguardo ovvero l’apertura della pizzeria: «La nostra storia è ciò che ci spinge a dare il meglio ogni giorno», aveva scritto su Facebook parlando della sua attività. A 22 anni iniziò a lavorare nella pizzeria di famiglia aperta dal fratello. Diventò proprietario e il lavoro non fu solo un dovere ma una vera passione. «Questo amore continua a essere presente in noi e in questa pizzeria». Mentre del padre aveva scritto: «Da bambino ammiravo mio padre mentre preparava deliziosi piatti per la nostra famiglia, la sua dedizione alla cucina e il suo amore per il cibo mi hanno ispirato a seguire le sue orme. Ogni piatto preparato da lui era un’opera d’arte è un insegnamento prezioso. Papà sei stato e sempre sarai il mio eroe in cucina». Tommaso Rutolo, presidente di Aniac Abruzzo, è il cugino, e lo vuole ricordare così: «Michael, il tuo entusiasmo e la tua educazione, fin dal primo giorno, ha colpito tutto il nostro staff, pian piano ti stavi avventurando con grande umiltà nel mondo del commercio con grande fiducia nei nostri confronti. Rimarrai sempre nei nostri cuori». I funerali saranno celebrati domani alle 16 nella chiesa di San Francesco Caracciolo al Tricalle.

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