Al Parlamento europeo respinto il tentativo di politicizzare la decisione del tribunale di Roma sui migranti in Albania
Euro-scoppola alla sinistra sull'ennesimo tentativo di indebolire il protocollo Italia-Albania sui migranti. Il Parlamento europeo ha infatti respinto la richiesta, presentata dal gruppo dei Verdi e sostenuta da Liberali, Socialisti e la Sinistra Ue, di aggiungere al calendario della plenaria un dibattito sulle "conseguenze della sentenza del tribunale di Roma in merito all'accordo tra Italia e Albania". Contro la proposta di area progressista si sono pronunciati i popolari del Ppe, i conservatori di Ecr, i Patrioti ed il gruppo dei sovranisti di Esn. L'istanza è stata quindi bocciata con 319 voti, 164 favorevoli e un solo astenuto.
A Strasburgo la sinistra porta dunque a casa una sconfitta politica e numerica sull'accordo che ancora non smette dividere e di suscitare al contempo interesse all'interno del Vecchio Continente. Nei giorni scorsi, subito dopo l'effettiva entrata in vigore del protocollo, il Tribunale di Roma non aveva convalidato il trattenimento all'interno del Cpr di Gjader dei migranti appena trasferiti. I giudici avevano motivato la decisione con il fatto che Bangladesh ed Egitto, i Paesi di provenienza dei primi richiedenti asilo arrivati in Albania, siano da considerarsi "non sono sicuri". La decisione aveva subito spinto la sinistra a sostenere la tesi del fallimento dell'accordo promosso dal governo italiano
"Pd, M5s e Avs hanno presentato un'interrogazione alla Commissione europea chiedendo se intende aprire una procedura d'infrazione contro l'Italia per l'accordo sui flussi migratori con l'Albania", aveva poi svelato Giorgia Meloni, manifestando la propria indignazione per l'atteggiamento della sinistra. Le barricate progressiste al protocollo sui migranti si sono poi spinte sino al Parlamento europeo, dove tuttavia l'asse tra popolari e sovranisti ha oggi fermato il tentativo di politicizzare il pronunciamento del tribunale di Roma.
Intanto, l'Europa continua a osservare l'argomento con attenzione.
Da una parte cresce infatti l'interesse dei Paesi comunitari verso il modello Italia-Albania, dall'altra la sinistra cerca di smontare quel paradigma aggrappandosi al pronunciamento dei giudici. Il governo Meloni prosegue però nella direzione politica tracciata con l'approvazione di un decreto legge sui Paesi sicuri.