La Russia mette in mostra uno dei pezzi pregiati del suo arsenale. Si tratta del missile balistico intercontinentale R-30 Bulava, uno degli elementi della cosiddetta «triade nucleare», ovvero i componenti (terrestre, navale ed aerea) che costituiscono l'arsenale nucleare di Putin. In questo caso parliamo di un missile progettati per poter essere lanciato da sottomarini lanciamissili balistici. Tali sistemi, essendo imbarcati, sono in grado di sopravvivere al «first strike», e sono quindi fondamentali per un'eventuale rappresaglia. Tuttavia, sono caratterizzati da una gittata minore rispetto a quelli con base a terra, anche se occorre considerare che il sottomarino può muoversi per avvicinarsi ai suoi obiettivi. Ovviamente, le capacità di lancio del missile sono indissolubilmente legate alle capacità di sopravvivenza del sottomarino.
L'immagine satellitare del missile
A svelare l'arma balistica è un'immagine satellitare, pubblicata da Defense Express, che mostra il processo di equipaggiamento e preparazione del missile che molto probabilmente sarà installato sugli incrociatori sottomarini nucleari del progetto 955 Borey. È interessante notare come i primi ad attirare l'attenzione su queste immagini siano state le risorse specializzate dell'esercito russo, che hanno esaltato il lavoro della 12a Direzione Principale del Ministero della Difesa della Federazione Russa, che è effettivamente responsabile del mantenimento delle armi nucleari.
L'analisi della foto
Si tratta di un evento piuttosto insolito, perché fino a questo momento non erano mai state rilasciate pubblicamente foto satellitari che mettessero in mostra i lavori di preparazione sui missili russi che possono fungere da vettori di armi nucleari. Il tempo e il luogo dell'azione rappresentata in questa immagine non sono noti con certezza. Probabilmente il container da trasporto e lancio con lo stesso P-30 Bulava (colore grigio) si trova nell'angolo in basso a sinistra della foto. È significativo che gli stessi russi non cerchino di mascherarsi in alcun modo, svolgendo lavori dimostrativi sulla preparazione di un missile balistico intercontinentale marittimo, che probabilmente sarà essere caricato su uno dei missili nucleari del Progetto 955 degli incrociatori sottomarini.
L'obiettivo
Si può di fatto registrare un atto di «reciproca trasparenza»: ovvero i paesi occidentali possono monitorare costantemente con l'aiuto dei satelliti i processi legati all'arsenale nucleare della Federazione Russa e, a loro volta, i russi dimostrano di eseguire operazioni simili con lo scopo di influenza psicologica sui nemici. In parole povere mostrano i muscoli.