Con le crescenti minacce russe, dalla nuova dottrina nucleare annunciata da Putin al pesante attacco missilistico sull'Ucraina degli ultimi giorni, la Nato risponde con una missione spia sopra Kaliningrad. Un'operazione di sorveglianza aerea e raccolta dati nella delicata zona dell'exclave russa. Il Mar Baltico è una delle aree geopoliticamente più sensibili d'Europa, situata al confine tra le nazioni Nato (Polonia e Lituania) e la Russia. Kaliningrad, in particolare, ospita una delle più alte concentrazioni di forze militari russe, tra cui sistemi missilistici avanzati come l'Iskander-M, testate nucleari e una significativa flotta navale. Di recente inoltre, l'exclave russa è stata identificata come base del Baltic Jammer di Putin, il disturbatore di frequenze che da mesi (forse anche più di un anno) ha ampliato la sua frequenza e il suo raggio d'azione colpendo i gps di aerei e navi sia militari che commerciali. Consapevole dell'importanza strategica di Kaliningrad, l'Alleanza Atlantica sembra intensificare le sue operazioni di monitoraggio aereo nella regione per raccogliere informazioni e mantenere la superiorità situazionale.
La flotta aerea Nato
Come riporta la mappa disegnata da Itamilradar sono identificati diversi tipi di aeromobili coinvolti nelle operazioni.
Il Boeing RC-135V (JAKE17) statunitense, progettato per missioni di ricognizione elettronica, in grado di intercettare comunicazioni e segnali radar nemici e analizzare le frequenze di disturbo emesse proprio dal Baltic Jammer, indicando quindi il forte interesse della Nato nella raccolta di dati elettronici emessi nella regione baltica. Il Lockheed P-3C Orion (HUNTER17) tedesco, specializzato in missioni di pattugliamento marittimo e antisommergibile, utile per un attento monitoraggio del traffico marittimo e la possibile presenza di sottomarini russi. Il Northrop Grumman RQ-4B Global Hawk (FORTE13), il drone statunitense ad alta quota che fornisce sorveglianza a lungo raggio. La sua traiettoria di volo, vicina a Kaliningrad e al confine bielorusso, sottolinea l'importanza di una ricognizione persistente e discreta. Il Boeing E-3 Sentry (MAGIC01), aereo radar AWACS che offre una panoramica completa della situazione aerea nella regione, coordinando le operazioni degli Alleati. E il Gulfstream IV Korpen (SVF680), gestito dall'aeronautica militare svedese, che evidenzia il coinvolgimento dei paesi nordici, entrati di recente come membri della Nato, per gli sforzi per la sicurezza regionale.
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La missione
Le traiettorie di volo evidenziate dalla mappa di Itamilradar rivelano una concentrazione delle operazioni in due aree chiave. Nei dintorni di Kaliningrad con l'obiettivo di monitorare le attività militari russe e valutare le risposte difensive di Mosca. E sopra il Mar Baltico dove le rotte di volo sovrapposte in prossimità delle acque internazionali suggeriscono che i pattugliamenti siano concentrati sulla protezione delle rotte marittime critiche e sulla raccolta di informazioni sui movimenti navali russi.
Tensioni e deterrenza
L'intensificazione di queste operazioni riflette le crescenti tensioni tra Nato e Russia. La regione baltica, con stati membri dell'Alleanza come Polonia, Lituania, Lettonia ed Estonia, è una delle aree più esposte a una potenziale escalation militare. In questo contesto, la Nato sta rafforzando la sua presenza per scoraggiare le attività ostili e rassicurare gli alleati regionali. L'enfasi sulla sorveglianza attorno a Kaliningrad evidenzia le preoccupazioni sulle imprevedibili manovre russe. Inoltre, le operazioni sul Mar Baltico sottolineano la necessità di monitorare i confini aerei e navali per prevenire potenziali provocazioni o incidenti.