Aumenti delle multe stradali fino al 17,6% da gennaio. Con le sanzioni per l’uso del cellulare alla guida e per l’attraversamento con il semaforo rosso che potrebbero arrivare a sfiorare i 200 euro, mentre supererebbero i mille euro le multe in caso di superamento dei limiti di velocità per oltre 60 km/h. È l’effetto del possibile adeguamento all'inflazione previsto dal Codice della strada, che è bloccato da quattro anni. Se quindi l’esecutivo, e in particolare il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, non interverranno con un nuovo stop agli aumenti, come denunciato dalle associazioni dei consumatori, ci sarà una vera e propria stangata sugli automobilisti italiani che violano le regole.
I Comuni, dal canto loro, potrebbero beneficiare di incassi crescenti: da gennaio ad oggi le multe sono valse già oltre 1,4 miliardi e si potrebbe arrivare a fine anno vicino a quegli 1,8 miliardi già registrati nel 2023. Con i possibili aumenti, quindi, il prossimo anno si potrebbe superare quota 2 miliardi. Una manna dal cielo per le città, visti i bilanci difficili da chiudere tra inflazione e nuovi tagli in Manovra ai fondi per gli enti locali.
Secondo un report di Assutenti da inizio anno le città che hanno incassato di più dalle multe sono Milano (136 milioni), Roma (97 milioni) e Torino (48,7 milioni). Subito dopo ci sono: Firenze (30,9 milioni), Genova(28,6 milioni), Napoli (25 milioni), Bologna (20 milioni), Verona (17,6 milioni), Palermo (15 milioni), Venezia (13,8 milioni), Bari (5,6 milioni) e Catania (5 milioni).
IL MECCANISMO
L’Unione nazionale consumatori ricorda come l'aggiornamento sia stato sospeso negli ultimi due anni per evitare aggravi dopo l'epidemia Covid, ma rischia ora - senza un intervento del governo - di accumularsi e scattare automaticamente considerando l’inflazione non solo del biennio 2022-2024 in corso, ma anche quello precedentemente bloccato (il 2020-2022).
L'articolo 195 del Codice della Strada dispone che «la misura delle sanzioni amministrative pecuniarie è aggiornata ogni due anni in misura pari all'intera variazione, accertata dall'Istat, dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (media nazionale) verificatasi nei due anni precedenti». Un adeguamento che il governo aveva deciso di bloccare da ultimo con la legge di Bilancio del 2023, fino alla fine del 2024.
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IL PIANO
Assoutenti calcola però un possibile rincaro più prudenziale del 6%. Se così fosse ci sarebbe un aumento di 10 euro della multa per l'uso del cellulare alla guida, da 165 a 175 euro, o di 3 euro per quella per divieto di sosta, da 42 a 45 euro.
Il superamento dei limiti di velocità da 10 a 40 chilometri passerebbe invece da 173 a 183 euro (+10 euro), e quello da 40 a 60 chilometri orari da 543 a 576 euro (+33 euro). La multa arriverebbe infine a 896 euro in caso di superamento dei limiti di velocità per oltre 60 chilometri orari (+51 euro). «È importante perseguire le violazioni stradali che mettono a rischio la sicurezza pubblica, ma non è certo incrementando gli importi delle multe che si garantirà maggiore sicurezza sulle nostre strade», commenta il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, proponendo un piano educativo biennale straordinario nelle scuole superiori e chiedendo una nuova sospensione dei rialzi.