Un episodio di violenza ha colpito Parma, dove un autista di autobus è stato aggredito da un gruppo di ragazzini mentre attendeva l’inizio del suo turno di lavoro in via Mariotti, vicino al Lungoparma, a due passi dal centro città. La notizia, riportata dalla Gazzetta di Parma, ha scosso la comunità locale e si è rapidamente diffusa sui social media, riaccendendo le polemiche sulle molte, troppe aggressioni che avvengono quasi quotidianamente ai danni di dipendenti dei servizi di trasporto pubblico in tutta Italia.
Il racconto della vittima
L’autista, impiegato della società di trasporto pubblico Tep, racconta di come la situazione sia degenerata quando un gruppo di giovani ha iniziato a provocare. «C’era un gruppo di ragazzini che cercava la rissa – ha spiegato l’autista – e nel momento in cui abbiamo chiesto di allontanarsi, uno di loro mi ha colpito con un pugno in faccia.
Ho cercato di reagire, ma erano in troppi e ho persino ricevuto una bottigliata in testa».
L’aggressione si è verificata in un’area già teatro di altri episodi di violenza simile nelle scorse settimane. Alcuni carabinieri in borghese, presenti sul posto, sono intervenuti cercando di sedare il gruppo, riuscendo anche a fermare uno degli aggressori. A seguito dell’attacco, l’autista è stato costretto a recarsi al pronto soccorso e poi a sporgere denuncia ai carabinieri. «Non sono riuscito nemmeno a lavorare – ha aggiunto con amarezza – mi hanno impedito di fare il mio lavoro».
Una lunga serie di aggressioni
Nelle ultime settimane, le molte aggressioni a dipendenti di trasporti pubblici hanno scatenato diversi scioperi indetti in più città e a livello nazionale da parte delle principali sigle sindacali. Oltre al rinnovo dei contratti, la principale richiesta è proprio quella di garantire sicurezza sul posto di lavoro, in modo da ridurre fenomeni simili di violenza. Prima dell'episodio di Parma, solo pochi giorni fa, a Ferrara, un controllore è stato colpito al volto da un passeggero sprovvisto di biglietto. Ad Arezzo, un autista è stato massacrato da un passeggero dopo avergli detto che a bordo del mezzo non si poteva fumare, mentre a Roma, due controllori donne su un bus Atac sono state aggredite da due giovani pakistani dopo aver chiesto loro di esibire il biglietto.