19 Novembre 2024 08:37
Pierpaolo Morciano aveva acquistato la bomboletta di ossido di diazoto in un supermercato insieme ad alcuni palloncini da gonfiare per la sua festa di compleanno. La sua morte sarebbe stata un tragico incidente, secondo chi indaga, e sull’uso della “droga della risata” è stato aperto un fascicolo per omicidio colposo.
Avrebbe acquistato l'ossido di diazotoal supermercato, Pierpaolo Morciano,il 26enne morto dopo aver inalato la cosiddetta "droga della risata" mentre festeggiava il suo compleanno in compagna di alcuni amici.
Secondo quanto ricostruito dalle indagini, il 26enne aveva acquistato con la comitiva di sempre la bomboletta di gas esilarante e i palloncini da gonfiare. Contrariamente a quel che si pensava all'inizio, i palloncini non sono stati comprati già gonfiati, ma nelle consuete confezioni da supermercato con più di un prodotto. Il 26enne avrebbe inalato l'ossido di diazoto in un momento di leggerezza mentre festeggiava con gli amici. Un incidente terribile, secondo le forze dell'ordine: Morciano non aveva infatti idea di cosa sarebbe accaduto poco dopo né, a quanto pare, che quel gas esilarante fosse una vera e propria droga.
Sono stati predisposti ulteriori accertamenti per individuare altre responsabilità, ma al momento il fascicolo di inchiesta si basa sul reato di omicidio colposo. Eseguita l'autopsia, la salma sarà restituita alla famiglia.
In Italia la cosiddetta "droga della risata" non è illegale e può tranquillamente essere acquistata nei supermercati. L'ossido di diazoto viene impiegato per diversi scopi, come per esempio la produzione di panna montata. Una bomboletta da poco più di mezzo chilo di gas esilarante può essere acquistata con circa 30 euro anche online.
A determinate concentrazioni, l'ossido di diazoto può provocare stati di euforia ed effetti dissociativi (i sensi risultano alterati e diminuisce l'ansia). In altri Paesi esteri, la "droga della risata" è stata dichiarata illegale. In Inghilterra per esempio, acquistare ossido di diazoto è vietato per scopi ricreativi: la sostanza può essere usata per "scopi legali", ma non può essere assunta come stupefacente. Nonostante la decisione delle autorità, è difficile far rispettare il divieto: il gas esilarante, infatti, ha effetti brevi se assunto in determinate quantità e non lascia tracce che possono essere identificate con appositi test.