I funzionari russi nelle regioni confinanti con l’Ucraina si stanno preparando a evacuare i parenti. È scoppiato il caos dopo la decisione degli Usa di consentire a Kiev di colpire il territorio russo con i missili Atacms. Le preoccupazioni maggiori, secondo quanto riportato dal notiziario russo Verstka, sono nella regione di Voronezh (che confina con l'Ucraina). Nell'ultimo periodo, tuttavia, non è stata colpita duramente come l'area di Belgorod e del Kursk. “Un caos, dobbiamo fare le valigie e portare i nostri parenti da qualche parte lontano”, avrebbe detto un funzionario. Che insieme ai suoi colleghi avrebbe iniziato a studiare la gittata dei missili e i potenziali obiettivi degli attacchi da parte delle Forze Armate dell’Ucraina (AFU).
Gli obiettivi a rischio
Nelle regioni russe sono a rischio l'aeroporto di Baltimora, nella periferia sud-occidentale di Voronezh, e le grandi imprese industriali locali. Baltimora è da tempo un obiettivo per i droni ucraini e importanti attrezzature erano già state ridistribuite dall’aerodromo. A loro volta, gli impianti industriali all’interno della città da un milione di abitanti sono “ben coperti” dalla difesa aerea.
La reazione di Mosca
La decisione degli Usa di consentire all'Ucraina di colpire il territorio russo con i missili Atacms avrà «risposte appropriate» da parte di Mosca. Lo ha detto alla Tass il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Il portavoce ha ricordato quanto detto lo scorso settembre dal presidente Vladimir Putin, secondo il quale un tale utilizzo dei missili forniti da Paesi occidentali significherà che «i Paesi Nato sono in guerra con la Russia».
Cosa sono gli Storm Shadow
Gli Storm Shadow (Scalp per i francesi) sono missili da crociera franco britannici con una gittata massima di 250 chilometri. Sono stati già forniti a Kiev da Londra e Parigi, ma con lo stop al loro impiego in territorio russo che potrebbe essere cancellato sulla scia della decisione dell'Amministrazione Usa sugli Atacms. E' considerato il sistema ideale per penetrare nei bunker blindati e nei magazzini di munizioni in Russia. Ogni missile costa quasi un milione di dollari, quindi vengono usati usualmente in attacchi ben pianificati, come il raid contro la base della Flotta del mar nero a Sebastopoli. Rendono, per la marina russa, l'intera Crimea insicura. Kiev chiede di poterli usare contro le basi militari russe lontane dal confine, in Russia, da cui sono lanciati gli attacchi con bombe plananti o aerei. Con i droni Kiev riesce infatti ad arrivare anche molto in profondità in territorio russo. Ma possono portare solo un carico di piccole dimensioni e molti vengono intercettari. Per questo l'Ucraina ha bisogno dei missili come gli Storm Shadow, o degli Atacms americani, che hanno una gittata ancora superiore. Mosca aveva spostato in le basi o gli obiettivi importanti ancora più a est, fuori dalla portata di missili come gli Storm Shadow, in vista del sollevamento dei caveat lo scorso settembre. Ma la decisione improvvisa dell'Amministrazione Biden, e lo spostamento in corso da parte di Mosca delle operazioni nel Kursk per la controffensiva, potrebbe aver colto la Russia in contropiede.