Sondaggi politici, l'effetto Trump fa bene ai partiti di governo (ma anche al Pd). Crolla il M5S

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Chissà se sia il risultato di un "effetto Trump". Quel che è certo è che la rielezione del tycoon alla Casa Bianca sembra giovare alle destre anche al di qua dell'Oceano. Con i partiti di governo, FdI e Lega in particolare, che crescono nei sondaggi rispetto a due settimane fa. Mentre alla vigilia dell'Assemblea costituente del prossimo fine settimana, è vistoso il calo del Movimento 5 stelle. 

A certificare gli ultimi "movimenti" nel gradimento dei partiti italiani è la supermedia Agi-Youtrend, realizzata il 15 novembre a partire dalle rilevazioni di diversi istituti demoscopici nei giorni precedenti (in particolare Demopolis, Emg, Euromedia, Quorum, Swg e Tecnè, in base ai sondaggi condotti dal 2 al 13 novembre). 

La classifica

A guidare la classifica c'è ancora Fratelli d'Italia: il partito della premier sfiora il 30 per cento, attestandosi al 29,5 (in crescita di +0,3 punti rispetto a due settimane fa).

Ma il trionfo di The Donald giova anche alla Lega, che il partito italiano più attivo nel sostenere la campagna dell'ex presidente. Sarà anche per questo che il Carroccio torna a crescere di due decimali, piazzandosi all'8,8%. A un soffio da Forza Italia, stabile al 9,1 (-0,1%). Numeri che, sommati all'1% di Noi Moderati, portano il totale della coalizione di centrodestra a un apprezzamento del 48,4%. 

Anche in casa centrosinistra tuttavia c'è chi può sorridere. Il Pd resta stabilmente il primo partito dell'opposizione. E nelle ultime due settimane, guadagna uno 0,2 e sale al 22,8%. Non così per il Movimento 5 Stelle, alle prese con il processo di "rifondazione" della Costituente (giovedì gli iscritti voteranno online per cambiare il regolamento su una serie di principi cardine, dal limite dei due mandati al ruolo del Garante). Tuttavia la faida tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo non giova agli stellati, che perdono lo 0,5% e scendono all'11,4. Va meglio per alleanza Verdi-sinistra al 6,4%, in crescita di due decimali. Stabile +Europa, al 2%. In totale quindi, la coalizione di centrosinistra (senza i Cinquestelle) assomma il 31,2%, mentre considerando anche i pentastellati il "campo largo" totalizzerebbe il 42,6%. 

Il campo "larghissimo"

Passando ai partiti più piccoli del centro, non si notano particolari cambiamenti. Cala ancora Azione, al 2,5% (-0,2), mentre resta stabile (+0,1) Italia viva, al 2,4%. Se le due formazioni dell'ex Terzo polo si unissero al centrosinistra, un tale "campo larghissimo" potrebbe arrivare a un passo dal centrodestra, totalizzando il 47,5% dei consensi. 

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