Sottomarino nucleare russo scortato da 3 navi nel mar del Giappone, per Tokyo è un evento «senza precedenti»

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Il Ministero della Difesa giapponese ha confermato l'avvistamento di un sottomarino nucleare russo di classe Yasen nei pressi delle sue acque territoriali, un evento senza precedenti nella storia recente. Questo sottomarino avanzato, accompagnato da tre altre navi della marina russa, è stato avvistato mentre transitava nello stretto di Soya, che separa l'isola giapponese di Hokkaido dalla regione russa di Sakhalin.

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Dettagli della flotta russa

Il gruppo navale comprendeva il cacciatorpediniere RFS Marshal Shaposhnikov, la nave da ricerca missilistica RFS Marshal Krylov, un rimorchiatore di salvataggio e il sottomarino classe Yasen. Il passaggio è avvenuto a circa 49 miglia nautiche da Capo Soya prima che il gruppo si dirigesse verso ovest attraversando lo stretto di La Pérouse. L’operazione è stata monitorata da un aereo da pattugliamento marittimo P-3C Orion della Forza di Autodifesa Giapponese (JMSDF).

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La classe Yasen: una minaccia sofisticata

I sottomarini di classe Yasen, introdotti per la prima volta nel 2013, rappresentano una delle tecnologie più avanzate della marina russa. Progettati per essere estremamente silenziosi e dotati di armamenti complessi, possono svolgere missioni di attacco sia contro obiettivi terrestri sia marittimi. La variante Yasen-M, come segnalato, viene progressivamente equipaggiata con missili ipersonici Zircon, capaci di viaggiare a velocità molte volte superiori a quella del suono. Questi sistemi d’arma rappresentano una sfida crescente per la difesa antimissile di Stati Uniti e NATO.

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Implicazioni strategiche

Questo avvistamento si inserisce in un contesto di crescenti tensioni militari nella regione. Il Giappone, già coinvolto in dispute territoriali con la Russia sulle isole Curili, deve ora affrontare una maggiore cooperazione navale tra Mosca e Pechino. Le operazioni della flotta del Pacifico russa, che includono un incremento delle pattuglie sottomarine, sollevano preoccupazioni per la sicurezza delle infrastrutture sottomarine, come i cavi per le telecomunicazioni.

Secondo esperti militari, l'attività dei sottomarini russi è aumentata significativamente negli ultimi anni. Ad esempio, nel 2024, i sottomarini nucleari russi hanno condotto tre pattugliamenti estesi, due dei quali superiori ai due mesi. Si prevede inoltre l’impiego del sottomarino Belgorod, dotato del sistema Poseidon, capace di mappare e compromettere infrastrutture critiche.

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