Dopo le promesse di una «nuova età dell’oro», da gennaio Donald Trump dovrà iniziare a realizzare un’agenda molto impegnativa, costosa, e che soprattutto potrebbe cambiare l’ordine mondiale per come lo abbiamo conosciuto dalla Seconda guerra mondiale a oggi. Dal palco di Palm Beach, in Florida, dove mercoledì notte ha proclamato la sua vittoria ha detto: «Governerò con un motto semplice: promesse fatte, promesse mantenute». Ma come saranno gli Stati Uniti dei prossimi quattro anni? Una delle priorità sarà la gestione dell'immigrazione. Durante la campagna, Trump ha promesso le più grandi deportazioni di migranti senza documenti nella storia degli Stati Uniti. Inoltre, ha riaffermato l'impegno a completare la costruzione del muro al confine con il Messico, iniziativa avviata durante il suo primo mandato. Nonostante il calo degli attraversamenti illegali nel 2024, gli esperti avvertono che le deportazioni su larga scala potrebbero incontrare enormi ostacoli legali e logistici, potenzialmente rallentando la crescita.
L’INFLAZIONE
Sul fronte economico, Trump ha promesso di «porre fine all'inflazione», un problema che ha colpito duramente durante l'amministrazione Biden-Harris a causa della pandemia. Sebbene l'inflazione sia diminuita di nuovo e sia molto vicina al target del 2% della Banca centrale americana, il potere di un presidente di influenzare direttamente i prezzi rimane limitato. Inoltre, ha annunciato significativi tagli fiscali, estendendo le riforme del 2017 e proponendo la detassazione delle mance. La sua proposta di riportare la produzione negli Usa e di imporre nuove tariffe, almeno del 10%, sulla maggior parte dei beni esteri, con un ulteriore 60% sui prodotti cinesi, ha suscitato preoccupazioni tra gli economisti riguardo all'aumento dei prezzi per i consumatori. Un altro punto focale della sua campagna è la riduzione delle normative ambientali. Durante il suo primo mandato, Trump ha revocato centinaia di protezioni ambientali e ha fatto degli Stati Uniti la prima nazione a ritirarsi dall'accordo di Parigi. Questa volta, promette di tagliare ulteriormente le regolamentazioni, sostenendo che ciò favorirà l'industria automobilistica americana. Ha criticato costantemente i veicoli elettrici, giurando di ribaltare gli obiettivi di Biden per incentivare il passaggio ad auto più pulite. Inoltre, ha promesso di aumentare la produzione di combustibili fossili, aprendo aree come l'Artico alla perforazione petrolifera.
I DIRITTI
Sul fronte internazionale, Trump ha criticato l'enorme sostegno economico statunitense all'Ucraina, promettendo di porre fine al conflitto entro 24 ore tramite un accordo negoziato. Inoltre, ha espresso l'intenzione di diminuire la presenza americana all’estero, pur mantenendo un forte sostegno a Israele. C’è poi il diritto all’aborto. Durante il dibattito presidenziale con Kamala Harris, Trump ha dichiarato che non firmerà un divieto nazionale all'aborto, nonostante la decisione della Corte Suprema del 2022 di annullare il diritto costituzionale all'aborto. Infine, Trump ha promesso di concedere amnistie a tutti i partecipanti ai tumulti del 6 gennaio 2021 al Campidoglio, definendoli «prigionieri politici». Ha anche giurato di rimuovere Jack Smith, il procuratore speciale che lo ha indagato, sostenendo che stia conducendo una «caccia alle streghe politica».